Destino segnato, ma non necessariamente in negativo, anzi, per lo storico edificio dei Mercati cittadini in Braida, a Fiume, costruzione in stile rinascimentale, inaugurata nel 1895 su progetto dell’architetto triestino Giacomo Zammattio.
Per più di un secolo, il padiglione aveva ospitato la vendita di carni e prodotti ortofrutticoli, attività che era stata fortemente penalizzata con l’avvento dei mega centri commerciali, dove i prezzi sono ben più bassi di quelli praticati ai mercati comunali a Fiume. L’agonia è così durata un paio di decenni, con il progressivo abbandono del padiglione da parte degli esercenti, fino a quando l’edificio è rimasto del tutto deserto. Il sindaco di Fiume, Marko Filipović, ha voluto incontrare i giornalisti per comunicare che il padiglione non riaprirà più i battenti per l’attività commerciale, mentre invece proseguirà – l’interesse c’è – la vendita di frutta e verdura ai lati dello stabile, tra i simboli della città dell’aquila bicipite. «Siamo stati costretti a tale passo per il completo disinteresse degli esercenti ad affittare punti vendita – ha precisato il primo cittadino – in passato si era parlato di collocarvi all’interno la Mostra permanente del siluro fiumano, ma è certo che il destino futuro sarà deciso dalla Strategia cittadina per la cultura, che dovrebbe venire varata nei mesi a venire». Il riutilizzo a scopi culturali appare così scontato.
Un po’ più incerto invece il futuro del padiglione 1 ai Mercati centrali fiumani, quello dirimpetto a Palazzo Modello, ospitante la storica sede della Comunità degli italiani. Filipović ha rilevato ai media che la municipalizzata Rijeka plus – gestisce i mercati cittadini – ha bandito il concorso per il futuro affittuario del padiglione, ormai contenente solo pochi locatari. La gara pubblica riguarda l’affitto in blocco dell’edificio, con l’affittuario che potrà svolgere da solo l’attività commerciale, ristorazione, rivendite con degustazione e organizzazione di eventi di vario tipo. L’edificio sarà aperto dal lunedì al giovedì dalle 7 alle 24, mentre nel corso dei weekend resterà a disposizione fino alle 2 di notte, eccezionalmente fino alle 6 del mattino, fermo stando la dovuta garanzia per il mantenimento dell’ordine pubblico.
Inoltre i vani potranno essere subaffittati, rispettando pertanto un modello di gestione che assomiglierà a quelli praticati a Trieste e Barcellona. Il padiglione sarà dato in locazione per il periodo di 20 anni, con la base d’asta che ammonterà a 9,21 euro mensili per metro quadrato. —
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