TRIESTE Nell’ultimo viaggio fatto per i lettori del Piccolo, di passeggeri sul collegamento ferroviario tra Villa Opicina e Fiume se ne sono visti pochi: una ventina, metà saliti a Trieste, metà a Sesana.
Ieri (martedì 10 settembre), nel corso della seconda tavola rotonda con gli stakeholder locali del progetto Sustance, co-finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale attraverso il programma Interreg Central Europe, Cristina Amirante, assessore regionale Fvg alle Infrastrutture, ha fatto chiarezza sui numeri, che si confermano non altissimi.
Dal 24 aprile a fine agosto il servizio è stato utilizzato da 6.211 persone. Tenuto conto che le corse giornaliere sono due – l’andata dall’Italia la mattina, il ritorno dalla Croazia in serata –, la media è di 24 al giorno. Si sono inoltre contate 366 biciclette.
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Nei giorni dell’inaugurazione si precisò che per quest’anno si tratta di una sperimentazione (che durerà fino al 30 settembre), parte dell’Interreg Sustance, progetto sostenuto da oltre 2 milioni di euro per sei iniziative di mobilità sostenibile o digitalizzata, di cui l’Ince è capofila.
Spiccata la vocazione turistica: il treno da 235 posti a sedere ha 10 stand dedicati alle bici, ma anche wi-fi a bordo e contestuale promozione per viaggi sostenibili e slow, con un percorso mirato anche a facilitare l’accesso alle ciclabili della Slovenia interna.
«Il servizio di trasporto pubblico locale su gomma e ferro, che incide in modo significativo sul bilancio del Friuli Venezia Giulia – spiega Amirante sul tema generale –, va sempre letto per la sua straordinaria valenza da un punto di vista sociale. Al di là dei risultati ottenuti, che continuano a essere incoraggianti, per la nostra amministrazione resta fondamentale garantire a tutti la possibilità di spostarsi liberamente con modalità sempre più sostenibili. Obiettivo finale è di migliorare i servizi offerti e aumentare il numero di passeggeri, valorizzando l’attrattività del nostro sistema di collegamenti che deve essere sempre più integrato».
Quanto alla tratta Trieste-Fiume, «è un progetto dall’altissimo valore culturale. Ha saputo infatti rimettere in connessione territori che le vicende storiche avevano progressivamente allontanato. Da questo punto di vista rappresenta una vera e propria rivoluzione».
Quindi, un ragionamento in prospettiva: «Nello sviluppo del nostro sistema di trasporti è strategico sviluppare l’hub del Trieste Airport. In quest’ottica va valutata anche la possibilità di collegare Fiume attraverso la stazione centrale di Trieste». —
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