Iter accelerato per il disinnesco della bomba di 226 chilogrammi (500 libbre), riemersa nel cantiere della stazione Transalpina. L’ordigno verrà reso inoffensivo già domenica.
Il tavolo congiunto (composto fra gli altri dai rappresentanti dei due Comuni, da Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia locale, Vigili del fuoco, Asugi, Protezione civile, etc), convocato venerdì mattina in Prefettura, ha convenuto che l’operazione va fatta subito, senza rinvii.
Pertanto, in poche ore, dovrà essere messa in piedi una campagna informativa capillare e stringente per informare la cittadinanza sulle modalità dell’evacuazione che coinvolgerà, soltanto dalla parte italiana, circa 2.000 persone.
Sul lato sloveno, si parla di circa 3 mila.
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Va detto che il meccanismo appare oliato, visti i precedenti. Per motivi di sicurezza, si dovranno lasciare le case entro le 9 del mattino: per informare tutti a tappeto è prevista la diffusione di un messaggio tramite l’alert system, oltre che con volantini casa per casa e comunicazioni dell’automezzo della Protezione civile.
«L’obiettivo è di garantire la massima sicurezza ai nostri cittadini: per questo - spiega il sindaco Rodolfo Ziberna - abbiamo concordato di procedere a stretto giro con il disinnesco, scegliendo questa domenica.
La macchina organizzativa è quella messa a punto in occasione degli altri rinvenimenti di ordigni bellici, basata su una collaudata e stretta collaborazione tra le parti coinvolte e con Nova Gorica. Anche questa volta abbiamo escogitato alcuni accorgimenti per contenere al massimo i disagi ma perché le operazioni vadano a buon fine è importante che le regole siano rispettate da tutti».
La zona rossa dovrà essere “svuotata” dalle 7 alle 9. Le operazioni di messa in sicurezza da parte degli artificieri cominceranno alle 10. Si potrà rientrare a casa solo al termine della bonifica, presumibilmente entro le 13. In questo caso, come già anticipato, saranno interessate all’evacuazione meno di duemila persone nel quartiere di Montesanto.
L’area interessata include via Montesanto (dal civico 47 e 40 al civico 145 confine di Stato), via dei Vegetariani, via Brigata Etna (dal civico 1 fino al 44/a), via Enrico Rocca (dal civico 2 al 15), via Carlo Michelstaedter, via Ugo Foscolo, via Giuseppe Caprin, piazzale della Transalpina, via Carolina Luzzato, via Teobaldo Ciconi, via dei Catterini (dal numero 39 al 51), via Caterina Percoto, e via Giovanni Paternolli (solo civici 13 e 20).
Ulteriori dettagli operativi verranno illustrati, ufficialmente, nelle prossime ore. Perché si è deciso di accelerare al massimo le operazioni? Innanzitutto per motivi di sicurezza ma anche perché il cantiere della Transalpina ha la necessità di correre visto che la nuova piazza deve esser pronta in tempo per l’inaugurazione della Capitale europea della cultura, fissata per l’8 febbraio.
Il sindaco chiede la collaborazione dei cittadini a 360 gradi. «Faccio un esempio: se una famiglia che conosciamo è in ferie e ci risulta debba rientrare sabato (oggi) se non domenica (domani), è bene avvisarla che ci sarà un’evacuazione a causa del ritrovamento di una nuova bomba. Diamoci una mano - l’appello di Ziberna -. Le priorità sono la prevenzione e l’incolumità».
L’amministrazione formula anche un consiglio. «Andate al mare, ai giardini, al fresco o in qualche centro commerciale. In poco più di un paio d’ore, tutto tornerà nella normalità».
La bomba si trova, sostanzialmente, a qualche decina di metri rispetto a quella rinvenuta l’ultima volta. L’idea è di despolettarla in loco per poi trasferirla in un altro luogo per il brillamento. Il tutto sarà svolto dagli artificieri sloveni, visto che l’ordigno è riemerso “di là”, nel territorio di Nova Gorica. All’incontro di ieri mattina in Prefettura era presente anche il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel.