TRIESTE È iniziato il conto alla rovescia per l'avvio dell'edizione 2024 del Coro Giovanile Mondiale, che nel mese di agosto riunirà in Germania il nuovo organico del quale fa parte, nella sezione contralti, la ventiseienne triestina Ilaria De Bortoli.
Per lei integrare in un contesto “globale” le proprie competenze musicali non sarà una parentesi ma un tassello del percorso professionale che sta intraprendendo. Il canto l’ha conquistata nelle file dei cori, ma il desiderio è che possa diventare l’attività principale.
Studia infatti canto barocco presso il Conservatorio Santa Cecilia a Roma e ha colto l’ultima occasione possibile per vivere l’esperienza del coro mondiale che accoglie cantori di età compresa tra i 17 e i 26 anni.
Trieste evidentemente “ha talento” per il canto, dato che non è la prima corista ad aver superato le selezioni per entrare a far parte di questa formazione. «Ho scoperto del coro mondiale tramite il tenore triestino Emanuele Petracco che mi aveva parlato di questa esperienza fatta nel 2019 - racconta De Bortoli -. Le sue parole trasmettevano l'idea di un percorso di approfondimento fuori dal comune, che mette insieme persone da tutto il mondo, stili e modi di pensare diversi capaci di arricchire il bagaglio culturale di ciascuno. Quando si è presentata la possibilità ero titubante, mi sembrava impossibile, credevo di puntare troppo in alto. Tuttavia mi sono iscritta alle audizioni e ce l'ho fatta».
Il Coro Giovanile Mondiale (WYC) riunisce dal 1989 cantori scelti da tutto il mondo per una sessione annuale di studio e concerti. In questo organico saranno ben tre le voci italiane: assieme a De Bortoli anche l'abruzzese Andrea Caruso e il sardo Emanuele Piras, entrambi tenori.
Riconosciuto dall'Unesco come Artista per la pace alla fine degli anni Novanta, il coro è sostenuto da alcune delle maggiori organizzazioni corali a livello mondiale (ECA, IFCM e JM International). Messico, Kenya, Filippine, Turchia, Venezuela, Ucraina sono soltanto alcune delle 45 nazioni che parteciperanno a questa edizione con 93 coristi.
L'organico si rinnova ogni anno, così come i direttori che per questa sessione saranno il compositore e direttore cinese, premio Oscar e Leone d'oro alla carriera Tan Dun, celebre autore di colonne sonore per il cinema (Hero, La tigre e il dragone) e il musicista tedesco Jörn Andresen, che è stato docente di direzione corale al Mozarteum di Salisburgo e direttore ospite di alcuni dei maggiori cori radiofonici e di teatri d'opera in Europa.
Con loro i coristi prepareranno il programma (la Nona sinfonia di Beethoven insieme alla National Youth Orchestra e la prima assoluta del brano "Nine - Ode to Compassion", scritto appositamente da Tan Dun) e si esibiranno in undici concerti in Germania, Paesi Bassi e Italia (5 settembre a Bressanone). Diversi eventi sono già sold out.
Ilaria De Bortoli proviene dalle file del Coro giovanile italiano (così come i suoi colleghi italiani nell'organico), ha cantato nel Coro Giovanile Regionale del Friuli Venezia Giulia ed è corista del coro da camera Vikra.
I presupposti di questa nuova esperienza nel coro mondiale, che per definizione vuole contribuire a educare le nuove generazioni a diventare “cittadini del mondo”, sono molto promettenti, come ribadisce la cantante triestina prima della partenza:
«Dai direttori mi aspetto riescano a trasmettere grande energia, motivazione e capacità di gestire un gruppo simile, ma anche rigore e ispirazione. Il motivo che mi ha portata alle audizioni è la speranza di conoscere persone e scoprire come miei coetanei concepiscano la musica. Il solo fatto che mi sia trasferita a Roma per studiare dimostra la voglia di integrare vari punti di vista, piccole parti di tante realtà in un ambiente nuovo. Credo che il Coro Giovanile Mondiale sia qualcosa di simile, ma elevato all'ennesima potenza. Le connessioni che si creano in queste situazioni sono tra le più preziose nella vita».
