GORIZIA Stavano intervenendo alla ricerca della fuga di gas già segnalata dai residenti e, una volta aperto lo scavo, gli operai si sono trovati di fronte a una situazione più grave del previsto. Di fatto la tubatura della media pressione all’angolo tra via Pitteri e via Manzoni è esplosa scaricando nell’aria metri cubi su metri cubi di metano per varie decine di minuti. Anche in termini sonori il fragore del flusso di gas è stato fortissimo. La fuoriuscita poteva essere udita chiaramente già a qualche centinaio di metri di distanza dal punto dell’incidente e l’odore del metano trasportato dal vento è stato percepito in maniera netta fino a via Lungo Isonzo Argentina.
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Tutto è successo lunedì mattina quando mancavano pochi minuti alle 11.30. Il rumore mescolato all’odore di gas ha attirato l’attenzione dei residenti e di chi lavora in zona e, subito, è scattata la procedura d’emergenza. In attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco c’è stato chi si è chiuso in casa sigillando porte e finestre e chi, invece, ha preferito evacuare l’edificio allontanandosi il più possibile dal potenziale pericolo, così hanno fatto ad esempio i dipendenti dell’Ater in corso Italia e il personale della Usip-Unione italiana sport per tutti, che in via Pitteri ha la sede provinciale.
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Allertati dal Nue 112 i vigili del fuoco sono intervenuti con un mezzo Aps e un fuoristrada di supporto. Delimitato l’incrocio tra via Manzoni e via Pitteri la squadra ha quindi valutato la soluzione più adatta per intervenire insieme ai responsabili del cantiere. Chiudere la valvola a monte della tubatura danneggiata non è stata un’operazione né semplice, né immediata. Sul posto, in supporto, nel frattempo sono arrivati anche i carabinieri, la polizia locale e gli agenti della Squadra “Volanti” della Questura.
La situazione è apparsa subito delicata e, con più di un passante che ha tentato di superare il nastro di delimitazione bianco e rosso per attraversare l’incrocio con l’intento di andare a casa o di prendere la propria macchina, in diversi frangenti la tensione è diventata palpabile. Per far rispettare il divieto di avvicinarsi i vigili del fuoco hanno dovuto imporsi in più di un’occasione. Per capire cosa stesse succedendo proprio sotto il proprio balcone, un residente dell’edificio all’angolo tra via Pitteri e via Manzoni si è addirittura affacciato con alle orecchie delle cuffie anti-rumore mettendo letteralmente il naso sopra la fuga di gas.
Il frastuono è stato così importante che per ogni tipo di comunicazione è stato necessario urlare. Pochi minuti prima di mezzogiorno i decibel hanno cominciato ad abbassarsi, segno che la pressione del gas stava diminuendo. A mezzogiorno in punto il rumore è cessato e a quel punto è iniziata la seconda fase dell’intervento di messa in sicurezza: quella della riparazione della tubatura e quella della verifica nelle abitazioni circostanti.
Constatato il danno assieme agli operai, i Vigili del fuoco hanno poi controllato, con apposita strumentazione, che negli appartamenti dello stabile che si trova nelle immediate vicinanze della perdita non si fossero formate sacche di metano. Nel frattempo la ditta incaricata dell’intervento di riparazione ha proseguito lo scavo per sostituire il tratto di conduttura danneggiata. Cessato il pericolo, l’incrocio è stato riaperto alla circolazione dopo circa un’ora, mentre il tratto di via Pitteri compreso tra via Manzoni e via Angiolona è rimasto chiuso.
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