GRADO Non solo le tante abitazioni destinate a case-vacanze: dagli austriaci, finora, è stato acquistato sicuramente anche un albergo, di quelli desolatamente chiusi. «Conosco da sempre Grado e intendo ridare valore a un immobile, da tempo abbandonato, in una delle zone più suggestive di questa località, ricca di storia e di fascino: il Castelletto».
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Parola di Norbert Minkelmayer, proprietario di uno dei più importanti alberghi di Vienna, il Luxury Hotel Sans Souci, che ha deciso di investire proprio a Grado acquistando quel rudere che da anni attende di essere riportato alla vita che merita in base al suo grande passato.
L’edificio di questi tempi è decisamente brutto, rovinato. Affacciato sulla splendida passeggiata a mare, non può che fare oggi una figura che dire orrenda è poco. Accanto all’immobile in questione, ecco spuntare la più piccola e antica costruzione, che resta invece un gioiellino. Risulta rovinata pure questa, sì, ma con un indubbio fascino di fondo: è il Castelletto, quello vecchio, dove sicuramente c’è stato anche Luigi Pirandello (venne a Grado nel 1928 assieme a Marta Abba) e dove si dice sia passato anche Gabriele D’Annunzio.
Allora questa piccola costruzione portava il nome di Villa Gaides. Da un grande albergo, quello di Vienna, a un investimento non da poco, per una struttura fatiscente. «Ci vorranno molti soldi - ammette lo stesso Winkelmayer - ma ciò che voglio è realizzare un’architettura di alta qualità. Per questo mi sono affidato a progettisti esperti, dei quali ho piena fiducia. Anche loro amano Grado e il nuovo albergo sarà unico, per estetica, per dotazioni e per rispetto dell’ambiente. Non ci sarà alcuna speculazione. Ho grande passione e rispetto per questi luoghi».
Al momento tuttavia persiste il massimo riserbo sui dettagli dell’operazione: l’auspicio dell’imprenditore è che i nuovi amministratori comunali snelliscano il più possibile l’iter burocratico. Anche per questo - come conferma a riguardo l’architetto Stefano Campetti - non esistono ancora tempistiche precise. Quando al progetto, lo stesso professionista precisa che sta prendendo spunto, per ovvi motivi, da quello già precedentemente approvato (la passata proprietà l’aveva presentato oltre cinque anni fa). Ora, evidentemente, vi saranno apportati i correttivi del caso, con l’obiettivo di far diventare l’hotel del Castelletto lussuoso come quello imponente di Vienna, ma chiaramente con uno stile completamente diverso. C’è qui da affrontare il problema dei parcheggi, che per legge devono essere garantiti. Sul posto è impensabile realizzarne di nuovi e trovarne altri disponibili. Per questo sarà cercato un sito alternativo che, pare di capire, è già stato individuato.
Andando indietro nel tempo, il Castelletto vero e proprio fu costruito negli anni Venti. Inizialmente portava il nome del primo proprietario, Villa Chiozza: una volta cambiata la proprietà, diventò per l’appunto Villa Gaides. Quando fu costruito l’adiacente albergo, questo fu chiamato proprio “Il Castelletto”, mentre la costruzione merlata più piccola fu identificata come “Dependance Castelletto”.
In merito alla prospettiva della realizzazione di questo nuovo albergo di alto livello, il nuovo sindaco Giuseppe Corbatto si dice «ovviamente più che favorevole. Si andrà a risolvere una situazione criticata da migliaia di persone che passano sulla diga e si trovano davanti quel rudere. L’intervento sarà pertanto un bene per tutta la nostra città».An.Bo.
