Simone Inzaghi e Sergio Conceiçao, campioni d’Italia con la Lazio nel 2000, nell’ottavo di finale di Champions League 2022/2023 tra Porto e Inter hanno rischiato compromettere un’amicizia ventennale a causa di due pali colpiti all’ultimo minuto e 120 secondi al cardiopalma dove la palla non voleva saperne di entrare in porta. A distanza di un paio d’anni, lunedì 6 febbraio, i due si ritroveranno avversari nella finale di Supercoppa Italiana che andrà in scena a Riyad tra Inter e Milan.
Ricordate cosa successe? Era il 14 marzo del 2023. All’Estádio do Dragão, i nerazzurri sfidavano il Porto con l’obiettivo di difendere l’1-0 del match d’andata di San Siro. Al 95esimo minuto successe veramente di tutto. La partita era ancora bloccata sullo 0-0. Dumfries aveva da poco salvato sulla linea un tiro di Marcano. Taremi, che ora ha veste la maglia nerazzurra, aveva colpito un palo. Dopo circa trenta secondi arrivò anche la traversa di Grujic. Ma nulla di fatto. L’Inter tenne duro ed eliminò i portoghesi. Conceiçao, imbestialito per gli episodi a sfavore dei suoi, non strinse la mano a Inzaghi al termine dell’incontro. Nonostante questo, l’allenatore italiano gli si avvicinò per bisbigliargli qualcosa. Da quel momento non si sono più incrociati.
“Sono cose che capitano nel calcio, sarà mio amico prima e dopo la partita visto che abbiamo giocato tanto insieme. Ma durante è mio avversario“, ha dichiarato l’attuale tecnico del Milan durante la conferenza stampa alla vigilia della finale. “Con Conceiçao non ci siamo visti né parlati, ma dopo il Porto non è successo niente. Con lui siamo stati tanti anni insieme alla Lazio dove abbiamo avuto un grande maestro come Sven Goran Eriksson, che ci ha indirizzato anche verso questa professione”, ha detto Inzaghi prima di analizzare le caratteristiche del suo avversario. “Lui è un allenatore che dà grande organizzazione alle sue squadre: non mollano mai. In semifinale la Juve sembrava dominare la partita, poi il Milan ha fatto un grande secondo tempo meritando la finale”.
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