Jos Verstappen e Christian Horner hanno avuto battibecchi per buona parte della stagione di Formula 1 2024. Secondo il figlio Max, però, non sono state certo le discussioni tra il padre – che principalmente nella fase iniziale del mondiale ha saltato diverse gare prima di ripresentarsi nel box Red Bull – e il team principal a causare i problemi principali all’interno della scuderia di Milton Keynes. Il quattro volte campione del mondo ha rilasciato un’intervista al quotidiano olandese De Telegraaf, definendo insensate le voci secondo cui sia stato suo padre a far inasprire gli animi in casa Red Bull.
“Mio padre è molto bravo a comprendere il quadro generale della situazione, per cui certe voci sono senza senso. – ha affermato Max Verstappen – Alcune delle cose che sono accadute hanno riguardato il futuro mio e del team, ma le persone all’esterno potrebbero non averle capite. Ma quando la situazione era molto turbolenta all’interno della squadra, fortunatamente avevamo ancora la macchina più veloce… Altrimenti sarebbe stato molto più difficile per tutti”.
Il riferimento dell’olandese è alla polemica esplosa tra Jos Verstappen e Christian Horner nei giorni della prima gara in Bahrain e poi lentamente sopita fino al GP Austria in cui il padre ha accusato il team principal di avergli proibito di partecipare a un’esibizione al volante di un’auto storica. “Dalla gara di Miami all’inizio di maggio in poi – ha concluso il campione olandese – sono state pochissime le gare in cui ho avuto la macchina più veloce. Eppure, sono riuscito a battere tutti per il titolo. Sono orgoglioso di come, come squadra, abbiamo affrontato le gare difficili e spesso le abbiamo sfruttate al meglio”.
L'articolo Red Bull, Max Verstappen difende il padre dalle accuse di avere avvelenato il clima nel team: “Voci insensate” proviene da Il Fatto Quotidiano.
