L’approvazione finale, con fiducia, della legge di bilancio, avvenuta sabato al Senato è avvenuta in un’atmosfera piuttosto frizzante. Lo scontro più acceso è stato quello tra il presidente dell’Aula Ignazio La Russa e il senatore di Italia Viva Matteo Renzi. Tutto è partito da un richiamo di Renzi alla presidenza, accusata di non avvedersi di “una maggioranza rumorosa” in Aula. Pronta la replica di La Russa: “Non c’è nessun rumore particolare, prosegua senza dare lezioni“.
“Lei non mi può interrompere in diretta televisiva, controreplica quindi Renzi , deve abituarsi, camerata La Russa, a rispettare l’opposizione”. “Vi prego di ascoltare religiosamente il senatore”, taglia corto La Russa per chiudere il caso mentre l’emiciclo rumoreggia. Buona parte dell’intervento del leader di Iv è stato incentrato, tra l’altro, sulla questione che ha portato alle maggiori polemiche in Senato: la blindatura del testo, approvato in una manciata di giorni a Palazzo Madama con meno di un’ora di commissione dedicata all’esame. Sul punto hanno insistito in molti dall’opposizione.
“Mi dispiace che Matteo Renzi anziché scusarsi menta sapendo di mentire facendo finta di essere stato interrotto mentre argomentava, ma il video del suo intervento lo inchioda alla sua irrituale pretesa di attacco immotivato e a freddo alla presidenza. Un attacco a cui era doveroso rispondere“, dichiara più tardi La Russa. “Credo che Renzi, aggiunge, non troverà in me alcuna sponda per il suo annunciato proposito di buttarla in rissa a fronte di una norma a lui personalmente sgradita. Capisco, infine, la sua delusione per l’assenza di ogni reazione sia all’uso del termine camerata sia all’accusa che non mi turba di essere più anziano di lui. A Renzi auguro di spendere come me gli anni che ci separano“. Il riferimento di La Russa è alla cosiddetta norma anti-Renzi contenuta nella manovra, ovvero il divieto per i parlamentari di ricevere compensi per attività svolte all’estero.
L'articolo Il via libera alla manovra non spegne le polemiche. La Russa: “Renzi mente sapendo di mentire” proviene da Il Fatto Quotidiano.