“Sono orgogliosa che l’Italia sia diventata”, sul tema dei migranti, “un modello da seguire. Ho accolto con grande soddisfazione – ha detto tra l’altro – l’attenzione che, in questi mesi e in queste settimane, diversi esponenti di governi europei ed extraeuropei, di diverso colore politico – Francia, Germania, Svezia, Regno Unito, solo per citarne alcuni – hanno riservato alle nostre politiche, a riprova del pragmatismo e dell’efficacia che hanno segnato la nostra azione in materia di contrasto all’immigrazione illegale”. Così Giorgia Meloni in un passaggio delle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì.
La premier, dopo aver elencato qualche dato, ha ringraziato “il ministro Salvini e soprattutto la Guardia Costiera italiana per il suo straordinario lavoro, e per esprimere a questi uomini e a queste donne la solidarietà del governo di fronte ai continui attacchi faziosi che subiscono da organizzazioni politicizzate che detestano chiunque lavori per contrastare l’immigrazione illegale di massa”.
Il riferimento è all’Ong Sea Watch, alla quale Meloni si rivolge direttamente poco dopo: “Considero vergognoso che l’organizzazione non governativa Sea Watch definisca le guardie costiere ‘i veri trafficanti di uomini’, volendo delegittimare tutte quelle degli Stati del nord Africa, e magari anche quella italiana, in modo da dare via libera agli scafisti che questa ONG descrive invece come innocenti, che si sarebbero ritrovati casualmente a guidare imbarcazioni piene di immigrati illegali. Sono dichiarazioni indegne, che gettano la maschera sul ruolo giocato da alcune ONG e sulle responsabilità di chi le finanzia”.
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