di Federica Corsi, responsabile ufficio policy di Oxfam Italia
Sette italiani su dieci sono oggi favorevoli ad un’imposta europea sui grandi patrimoni. A certificarlo il sondaggio, realizzato a settembre, dall’Istituto Demopolis per Oxfam, che ha rilevato un dato importante: parlare di patrimoniale non è un tabù per gli italiani.
L’opinione pubblica è ben più avanti della classe politica e quasi all’unanimità nell’elettorato dei partiti di centrosinistra, per il 73% tra chi si astiene dal voto e persino con una maggioranza relativa tra l’elettorato di centrodestra, è solido il consenso per un’imposta che in Italia si applicherebbe allo 0,1% più ricco della popolazione, circa 50.000 cittadini, con patrimoni netti superiori ai 5,4 milioni di euro.
Una misura dal duplice potenziale impatto benefico: da un lato rafforzerebbe l’equità del nostro sistema fiscale e dall’altro genererebbe considerevoli risorse da destinare al finanziamento dei crescenti bisogni sociali, al contrasto a povertà e disuguaglianze, alla lotta contro i cambiamenti climatici. Alla formazione di questo ampio consenso pubblico si è dedicata la campagna #LaGrandeRicchezza lanciata un anno fa da Oxfam Italia, in partenariato con Il Fatto Quotidiano e Radio Popolare a supporto dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) Tax the Rich.
Un tema che prende sempre più quota nell’agenda politica
A conclusione di un anno di campagna, la raccolta firme ha registrato il supporto di oltre 353.000 cittadini europei, di cui oltre 33.500 in Italia. Non abbastanza per proseguire l’iter dell’ICE, ma il dibattito pubblico e politico che la campagna ha stimolato è stato notevole e nelle ultime settimane si è ulteriormente intensificato. In Italia, ma non solo: sviluppi incoraggianti si sono infatti registrati quest’anno in importanti forum internazionali.
Per la prima volta nella sua storia il G20 Finanze, su forte spinta della Presidenza di turno brasiliana, ha riconosciuto la necessità di rafforzare gli sforzi collettivi tra i Paesi per assicurare una più equa e progressiva tassazione degli ultraricchi. Il tema della tassazione dei super ricchi figura inoltre tra i possibili ambiti di policy da considerare parallelamente alla stesura della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sulla cooperazione fiscale internazionale, i cui termini di riferimento sono stati approvati poche settimane fa.
“Tassateci di più”: l’appello dei Patriotic Millionaires
In questo anno di campagna inoltre non sono mancate prese di posizione autorevoli a sostegno della nostra proposta.
In primis, da rappresentanti delle fasce più facoltose della società, da coloro quindi che sarebbero soggetti a un prelievo fiscale più marcato. Il supporto di ultramilionari a livello internazionale, canalizzatosi in particolare nel movimento dei Patriotic Millionaires, è in costante crescita e vanta anche rappresentanti italiani, come Giorgiana Notarbartolo, con cui la campagna ha avuto il piacere di confrontarsi. Soltanto di qualche mese fa è l’intervista pubblicata su ilfattoquotidiano.it a Morris Pearl, Presidente dei Patriotic Millionaires ed ex ad di Black Rock, che sulla necessità di una tassazione più marcata sui più ricchi ha sottolineato: “Se vogliamo garantire stabilità alle nostre economie e democrazie, ne abbiamo bisogno ora”.
Il Manifesto firmato da più di 150 economisti italiani
Altrettanto significativo è stato il supporto ad un’agenda nazionale Tax The Rich espresso da più di 150 economisti italiani provenienti da oltre 50 atenei, firmatari del Manifesto coordinato da Oxfam Italia. Se la raccolta firme è giunta al termine, il Manifesto continuerà a rappresentare un indispensabile contribuito ad una più ampia e inderogabile strategia di ripensamento delle politiche fiscali ed economiche del nostro Paese.
Il sostegno dei lettori del Fatto
Un riconoscimento e un ringraziamento vanno infine a voi, lettori del Fatto, che in questo anno di campagna avete partecipato al sondaggio lanciato assieme al giornale per conoscere la vostra opinione (risultata pressoché unanime) sulla necessità di approntare il tema della tassazione degli ultraricchi e di introdurre in Italia un’imposta sui grandi patrimoni e, più in generale, avete seguito proattivamente e supportato la nostra azione pubblica.
Guardando al G20 in Brasile…
Il nostro lavoro di pressione politica per l’avanzamento dell’agenda Tax the Rich proseguirà e il prossimo appuntamento a cui guardare con interesse è, tra poco più di un mese, il vertice G20 di Brasilia. “Sembra sempre impossibile, finché non si fa”. Audace oggi pensarla così, ma lo abbiamo visto nel recente passato: la riforma della tassazione delle multinazionali sembrava una mission impossible fino a qualche anno fa, ma oggi è, in parte, realtà. L’obiettivo è che possa avere una storia analoga il dossier sulla tassazione degli ultraricchi. Perché, come loro stessi denunciano, una maggiore giustizia fiscale e sociale è imprescindibile per tutelare le nostre democrazie.
Di tutto questo, guardando a quanto resta da fare, parleremo il prossimo 25 ottobre all’Oxfam Festival di Firenze, assieme al direttore Peter Gomez, Massimo Alberti di Radio Popolare e Giorgiana Notarbartolo, che saranno intervistati da Gea Scancarello, giornalista e autrice di La7.
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