Paolo Virzì ha ritirato la querela nei confronti di Micaela Ramazzotti. La denuncia del regista di Ovosodo verso la sua ex musa e moglie era partita dopo la furiosa lite avvenuta il 17 giugno scorso tra i tavoli all’aperto di un ristorante dell’Aventino a Roma e che aveva coinvolto anche il nuovo compagno della Ramazzotti, il culturista Claudio Pallitto; Ottavia, la figlia che il regista ebbe dal precedente matrimonio e che stava passeggiando con lui in viale Abania; Jacopo e Anna, i figli di Virzì e Ramazzotti in quel momento assieme alla madre.
“È un atto unilaterale di Paolo Virzì che sta lavorando molto seriamente a una ricomposizione delle relazioni familiari soprattutto nell’interesse dei figli”, ha spiegato Grazia Volo, legale del regista. Dall’altro lato però le acque paiono ancora agitate. Perché Micaela Ramazzotti non ha risposto con il ritiro della sua querela verso l’ex marito dopo la lite dell’Aventino. “Al momento non abbiamo ritirato la querela. Ramazzotti è pronta a passare sopra anche all’episodio di quella sera, solo ed esclusivamente nel momento in cui Virzì, così come è stato solerte nel rimettere velocemente la querela, si attivi in maniera concreta nell’interesse dei figli in sede civile”, ha commentato alle agenzie di stampa l’avvocato David Leggi che insieme alla collega Annamaria Bernardini De Pace tutela i diritti dell’attrice. “Ramazzotti è pronta a fare un passo indietro solo ed esclusivamente nel momento in cui Virzì dimostrerà che ha effettivamente a cuore la tutela dei ragazzi”, ha aggiunto.
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