Da “cavallo pazzo” a “cavallo selvaggio” (in cerca di squadra) è un attimo. L’estate di Adrien Rabiot assomiglia tutto tranne che a quella di un calciatore professionista. Dopo il gelido addio con la Juventus e la partecipazione-fantasma a Euro2024, il centrocampista francese non ha dato la minima impressione di volersi preparare alla nuova stagione. Selfie in mare e sullo yacht, ma di un pallone o di un campo da calcio nemmeno l’ombra. “Rabiot ha una situazione un po’ imbarazzante. Aveva la scelta al 100%, era in scadenza di contratto ed è sollecitato da parecchie squadre. Però ora è senza squadra e non si allena in un gruppo. Spero possa rapidamente scegliere un club che possa poi riportarlo con noi”, ha detto Didier Deschamps alla vigilia di Francia–Italia. E se anche il ct della tua nazionale etichetta la questione come “sconcertante”, forse è arrivato il momento di accettare qualche offerta. Ma dietro ogni sua decisione, come sempre, incombe la figura della madre-agente Veronique.
Da titolare inamovibile a svincolato
Un paradosso che lascia interdetti. Possibile che un giocatore con oltre 200 presenze con la Juventus e titolare della Francia sia ancora senza squadra? Sì, ecco Rabiot. Indispensabile e anche decisivo (soprattutto nella stagione 2022-2023), in due mesi sembra essersi dimenticato di essere un calciatore. In questa situazione, infatti, il primo colpevole è proprio lui. Non si è accontentato, ha fatto i capricci e ora, a stagione più che iniziata, è ancora senza squadra. Ha perso sia la possibilità di giocare in un top club, sia il posto in Nazionale.
Un’estate da turista per sempre
“Si tratta di godersi la vita“. Adrien Rabiot ha preso il consiglio alla lettera. Un calciomercato vissuto da spettatore, nella serenità più totale. Tra un tramonto in riva al mare e un aperitivo con gli amici. In attesa di trovare un progetto che lo soddisfi. Alla caotica e spasmodica scelta, però, il francese sembrerebbe aver preferito la vita lenta e rilassata del turista. Eccessive pretese economiche portano anche a questo. E così, in pochi mesi, Rabiot è un punto di domanda enorme. E con un futuro ancora in bilico.
Le offerte
Prima, durante e dopo l’Europeo Adrien Rabiot ha probabilmente cambiato numero di telefono. Dalla Continassa nessuna chiamata: “Deciderò dopo gli Europei”. E invece, tutto tace fino alla scadenza naturale del contratto con i bianconeri, il 30 giugno. E Giuntoli non può fare altro che congedarlo. 7 milioni netti a stagione: decisamente una base troppo alta per potersi mettere al tavolo e cercare un nuovo accordo. Una cifra che molto probabilmente sta condizionando il suo futuro. Attualmente svincolato, il francese può unirsi a qualsiasi squadra, in qualsiasi momento. Le grandi e sperate offerte, però, sono ridotte al minimo e quelle più concrete non sono molto appetibili: c’è il Galatasaray e la Premier League. Lì, il nodo fondamentale: il Manchester United è interessato ma per poter prendere Rabiot dovrebbe prima liberarsi di uno scontento Casemiro. Ci aveva provato anche il Milan nelle ultime ore di calciomercato, ma è arrivato l’ennesimo rifiuto.
Nel frattempo, i campionati sono iniziati e Rabiot se li sta godendo in tv. Dopo Bojack Horseman, il “cavallo” disoccupato più famoso del mondo si chiama Adrien Rabiot. Forse ancora per poco, o almeno è quello che spera (soprattutto) Didier Deschamps.
L'articolo Che fine ha fatto Rabiot? Da titolare della Juve e della Francia a “turista per sempre”: la sua estate tra lusso e capricci proviene da Il Fatto Quotidiano.