Con una mossa a sorpresa Hunter Biden intende dichiararsi colpevole nel processo per evasione fiscale apertosi oggi a Los Angeles. Il figlio del presidente degli Stati Uniti ha reso noto che intende accettare la pena, chiedendo però che il processo non venga celebrato. Le condizioni della sua dichiarazione pre-processuale non sono state immediatamente divulgate, né è dato ancora sapere se il giudice Mark Scarsi, nominato durante l’amministrazione di Donald Trump, accetterà il suo tentativo di evitare un processo, assai imbarazzante per il padre Joe impegnato nelle sue ultime settimane alla Casa Bianca in campagna elettorale al fianco della candidata del Kamala Harris, e procedere direttamente con la condanna. L’importanza politica del caso è diminuita con il ritiro della candidatura di Biden sr dalla corsa per le presidenziali, ma il caso esporrà ugualmente la famiglia del presidente americano a possibili critiche da parte dei repubblicani.
Questo tipo di accordo, noto come “Alford plea”, prevede che Biden riconosca che il procuratore del caso, David Weiss, dispone di prove sufficienti per la sua condanna e che il figlio del presidente accetti qualsiasi pena il giudice Scarsi decida nei suoi confronti. Biden jr è accusato di non aver pagato almeno 1,4 milioni di dollari di tasse federali dal 2016 al 2019. I procuratori sostengono inoltre che quando ha presentato le sue tasse, ha erroneamente dedotto alcune voci indicate come spese aziendali, inclusi pagamenti a prostitute, l’iscrizione ad un sex club e il noleggio di auto di lusso.
Le accuse includono la mancata presentazione e il mancato pagamento delle tasse, evasione fiscale e presentazione di false dichiarazioni dei redditi. Tre sono reati gravi e sei sono reati minori. Hunter è già stato riconosciuto colpevole in Delaware per il possesso illegale di una pistola – reato commesso nel 2018, quando combatteva contro la dipendenza da alcol e droghe- ed è in attesa della sentenza.
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