“Ho avuto una bella vita, sì. Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav’uomo, ma non tutti lo diranno”. Inizia così il commovente messaggio d’addio di Sven Goran Eriksson, malato terminale per un cancro al pancreas, pronunciato nel documentario Sven di Amazon Prime Video. “Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela. Ciao”.
L’annuncio della malattia e l’omaggio dei “suoi” club
“La mia malattia è una condanna, ma io cerco di non pensarci e di andare avanti nel miglior modo possibile. Ora devo combattere il più a lungo possibile. La vita è bellissima“. Così, sette mesi fa, Sven Goran Eriksson aveva rivelato in un’intervista di avere un cancro terminale al pancreas che gli avrebbe consentito di vivere all’incirca un anno. Dopo quell’annuncio, l’ex allenatore ha fatto visita ai club che lo hanno accolto nel corso della sua carriera: dalla Sampdoria alla Lazio, per ricevere il calore della sua gente. Non solo in Italia: uno dei suoi sogni è sempre stato quello di allenare – anche solo per una partita – il Liverpool. Detto fatto: i Reds, lo hanno invitato nella partita di beneficienza contro l’Ajax riservandogli un accoglienza da brividi.
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