Un ospite speciale alla convention del Partito democratico americano: Steve Kerr. Fresco vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi con Team Usa, il coach è stato uno degli speaker presenti allo United Center di Chicago (che lui conosce molto bene grazie al passato in maglia Bulls) nella prima giornata di congresso per dare il suo endorsement alla candidata alla Casa Bianca Kamala Harris, in vista delle elezioni presidenziali. “Quello che lei e Tim Walz hanno è lo stesso tipo di gioia, compassione e impegno di cui ha bisogno il nostro paese”, ha detto l’allenatore dei Golden State Warriors, franchigia Nba di cui Harris è tifosa.
“In the words of the great Steph Curry, we can tell Donald Trump… night night!”
Steve Kerr at the Democratic National Convention ????pic.twitter.com/HcGs9jv4UQ
— ClutchPoints (@ClutchPoints) August 20, 2024
Il pensiero di Kerr e la “buonanotte” a Trump
“Io credo che i leader debbano avere dignità e debbano dire la verità“, sono le parole scelte da Steve Kerr per aprire il suo discorso. Il coach ha poi fatto un paragone tra l’identikit del presidente “modello” e la spedizione olimpica: “Non vorreste le stesse qualità nel Presidente degli Stati Uniti? La gioia, la compassione e l’impegno verso il paese che abbiamo visto alle Olimpiadi è quello che hanno loro due, ed è quello di cui abbiamo bisogno. Ci serve quel tipo di leadership che ci unisce e non quello che ci divide, riconoscendo e celebrando il nostro obiettivo comune, come abbiamo fatto noi a Parigi mettendo da parte le nostre rivalità. Immaginate quello che potremmo fare con 330 milioni di persone nella stessa squadra: non come Democratici, non come Repubblicani, non come Liberali, ma come Americani“. Al termine del suo intervento, Kerr ha invitato il popolo americano a votare il prossimo 5 novembre (il giorno delle elezioni). E non manca lo sfottò a Donald Trump imitando con un gesto l’iconica esultanza di Steph Curry: “Quella sera potremo, usando le parole del grande Steph Curry, dire ‘notte notte’ a Donald Trump“.
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