Un “esercito di agenti specializzati” per affrontare i disordini scatenati dai gruppi dell’ultradestra nel Regno Unito. Ad annunciarlo è stato il premier britannico Keir Starmer dopo la riunione del comitato per le emergenze Cobra, convocato nella mattina del 5 agosto a Downing Street. “Questa non è una protesta, è pura violenza e non tollereremo attacchi alle moschee o alle nostre comunità musulmane“, ha detto il primo ministro laburista che ha respinto la proposta giunta da alcuni deputati di riunire il Parlamento, chiuso per la pausa estiva.
Starmer ha anche promesso “condanne rapide” per i responsabili dei disordini. Fra le misure previste, c’è infatti l’accelerazione dell’attività giudiziaria al fine di perseguire le decine di persone arrestate e incriminate per i violenti scontri all’insegna dell’odio contro i migranti e i musulmani. “Rafforzeremo la giustizia penale. Ci sono già stati centinaia di arrestati, alcuni sono comparsi in tribunale questa mattina”, ha detto Starmer, che prima di entrare in politica era stato procuratore della corona, a capo del Crown Prosecution Service (Cps). Il premier ha promesso inoltre un’azione per contrastare la “criminalità online”, riferendosi alla vasta disinformazione sui social media e alle ‘fake news’ che sono state alla base degli scontri e anche al tam-tam con cui sono stati organizzati i ‘riots’ in diverse città.
I disordini sono considerati i peggiori nell’ultimo decennio. Gli scontri sono iniziati la settimana scorsa dalla strage di bambine per la quale è accusato un 17enne a Southport, vicino a Liverpool, e sono stati alimentati proprio dalla successiva “tempesta” di fake news diffuse sui social media. Ieri 4 agosto, nel corso di proteste violente durate fino a tarda serata, sono stati presi di mira in particolare due hotel che ospitano richiedenti asilo, uno nella cittadina inglese di Rotherham, nello South Yorkshire, e l’altro in quella di Tamworth, nello Staffordshire.
La situazione resta molto tesa. Sempre oggi, il comandante di Scotland Yard, Mark Rowley, è stato protagonista di un episodio destinato a suscitare polemiche. Subito dopo essere uscito dalla riunione del comitato per le emergenze Cobra, ha afferrato e poi fatto cadere a terra il microfono di un giornalista di Sky News e il tutto è stato ovviamente ripreso dalle telecamere dell’emittente. Il reporter aveva fatto al capo della polizia di Londra, la più importante del Paese, una domanda su un presunto approccio diverso degli agenti a seconda del tipo di proteste che si trovano ad affrontare. Domanda che riprendeva una dichiarazione, criticata da più parti, fatta dal leader del populista Reform Uk, Nigel Farage: a suo avviso la polizia ha mostrato il pugno duro contro i disordini scatenati dall’estrema destra negli ultimi giorni e non invece per le manifestazioni antirazziste organizzate dal movimento Black Lives Matter in passato. Un commento quello dell’ex tribuno della Brexit respinto da molti, anche dall’ex ministra degli Interni conservatrice Priti Patel, che lo ha giudicato errato e del tutto inopportuno vista la situazione di alta tensione nelle strade britanniche.
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