Gridava, gridava più forte che poteva. Poi, finalmente, qualcuno è riuscito a sentirla e a scoprire l’orrore che era stato commesso. Una donna, infatti, è stata trovata incatenata in un albero in India. Più precisamente, in una foresta nel distretto indiano di Sindhudurg, nel Maharashtra. La vittima aveva con sé una fotocopia del suo passaporto statunitense e una carta Aadhaar (un documento di identificazione locale) con un indirizzo a Tamil Nadu, nel sud dell’India.
“È stata identificata come Lalita Kayi e il suo visto è scaduto”, spiegano le autorità, ma i sospetti convergono subito sul marito, che, secondo un funzionario di polizia, avrebbe legato la donna e poi sarebbe fuggito. E anche le condizioni di salute di Lalita fanno pensare che la vittima sia stata abbandonata da un parente.
“La donna è stata portata in un ospedale a Sawantwadi (nella regione di Konkan) e poi a Oros, a Sindhudurg. Considerate le sue condizioni mentali e di salute, è stata trasferita al Goa Medical College per cure avanzate. È fuori pericolo. I medici che l’hanno in cura spiegano che soffre di problemi psichiatrici. Abbiamo trovato delle prescrizioni mediche in suo possesso”, riferisce il funzionario.
Non si sa, invece, quanto tempo Lalita sia rimasta legata a quell’albero. Ma grazie alle sue grida disperate un pastore è riuscito a sentirla, vederla e ad allertare le autorità. “Non riusciva a comunicare, è debole perché non mangia nulla da giorni e anche perché la zona è stata colpita da forti piogge. – hanno affermato i soccorritori – Non sappiamo per quanto tempo è rimasta legata a quell’albero. Crediamo che suo marito, che proviene dal Tamil Nadu, l’abbia legata lì e sia fuggito”.
L'articolo “Il marito l’ha legata all’albero ed è fuggito. Gridava fortissimo”: una donna trovata incatenata in una foresta. Ecco cosa è accaduto proviene da Il Fatto Quotidiano.