Dopo le dure critiche nei confronti della Nazionale Italiana di calcio, eliminata dagli Europei 2024, l'ex re dei paparazzi si è scagliato contro il giocatore dell'Atalanta Gianluca Scamacca
L'articolo “Ecco il più scemo della Nazionale: un pennellone che guarda i film di Lino Banfi e gioca alla Playstation”: l’affondo di Corona contro i”l Nino D’Angelo delle Baleari” proviene da Il Fatto Quotidiano.
Fabrizio Corona torna all’attacco. Dopo le dure critiche nei confronti della Nazionale Italiana di calcio, eliminata dagli Europei 2024, l’ex re dei paparazzi si è scagliato contro il giocatore dell’Atalanta Gianluca Scamacca. Le sue dichiarazioni, pubblicate su Instagram e riprese dal suo giornale “Dillinger“, hanno subito fatto il giro del web, aprendo il dibattito nel mondo sportivo.
Corona ha riservato infatti parole particolarmente dure per Gianluca Scamacca, definendolo “il più scemo di tutti, con un cervello vuoto”. Quindi ha ricordato come Scamacca stesso abbia ammesso, durante una conferenza stampa, di non essersi impegnato a sufficienza sotto la guida di Spalletti, trascorrendo le notti a chattare, guardarsi allo specchio e giocare alla PlayStation: “Se non fosse per i tatuaggi appariscenti che ha, sarebbe un pennellone che, a parte gli ultimi quattro mesi con l’Atalanta, non ha fatto nulla di buono nella sua vita”, ha tuonato.
L’ex paparazzo è poi tornato a criticare aspramente l’atteggiamento dei giocatori della Nazionale, confrontandoli con stelle internazionali come Cristiano Ronaldo: “Cristiano ha la passione per le donne e vive una vita piena di eccessi, ma lo fa in silenzio, senza alcol, mangiando riso e bresaola, allenandosi 20 ore al giorno”, ha detto. “Scende in campo con cattiveria e determinazione, dà l’anima in ogni partita perché sa che rappresenta la sua Nazione e il suo popolo”. Da qui l’appello a Luciano Spalletti, allenatore della Nazionale, con l’invito a non convocare più Scamacca: “Invitiamo mister Spalletti a chiamarlo, rimproverarlo e dirgli che non sarà mai più convocato in Nazionale perché non gliene frega niente. Pensa solo a quelle due troie da due lire, a spendere quei pochi soldi che sta guadagnicchiando per poi finire dopo i 35 in mezzo alla strada“. Ma non solo: “Invitiamo Gasperini a non farlo giocare – ha incalzato Corona -, prendergli una stanza in un hotel di lusso insieme a quell’altro ebete talento sprecato di Zaniolo, in modo che possa passare le serate a scrivere alle tipe di Instagram in dm, a guardare i film di Lino Banfi, a giocare alla PlayStation e scommettere sulle partite. A scegliere il pantalone largo più stiloso, qual è la maglia più bella, qual è la zoccola col cu*o più grosso”.
Quindi il “gran finale” contro lo stesso calciatore: “Invitiamo lui, Scamacca, il Nino D’Angelo biondo delle vacanze Baleari, a guardarsi un po’ Sinner, la storia di Beckham, di Cantona, a chiedersi come mai lo stesso Zaccagni, che ha una fidanzata bombastica più social di tutte le altre, ha avuto almeno il rispetto di non farsi vedere in condizioni pietose a spendere i soldi che noi, che seguiamo il calcio, gli diamo. Invitiamo Scamacca ad imparare da Cristiano non il look, gli addominali o la fidanzata col culo grosso. Ma l’impegno e il sacrificio. Tutti questi inviti non servono a niente, perché la testa di Scamacca, oltre ad essere diventata bionda, è vuota. Ma di un vuoto immenso. Divertiti campione, ci vediamo settimana prossima, arrivo nella Isla dopo quattordici anni”.
Corona conclude infine con una riflessione sullo stato del calcio italiano e sulla necessità di un cambiamento di mentalità: “A Dillinger noi abbracciamo il paradosso e l’iperbole. L’irriverenza e il sarcasmo verso personaggi pubblici che deludono il Paese come Scamacca agli Europei. I toni e il linguaggio aggressivi non sono mancanza di rispetto, anzi il contrario. È satira, destinata a un giocatore che gli italiani speravano desse il meglio di sé e che, per opinione diffusa, non l’ha fatto. L’unico motivo per essere così duri è la passione che abbiamo tutti – giornalisti, bancari, impiegati e operai – per gli Azzurri”.
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