Non si arresta lo sciame sismico che da mesi ormai affligge la popolazione dei Campi Flegrei (Napoli). Una nuova scossa è stata registrata nella zona. La magnitudo di 3.4 è stata registrata alle ore 8.28 di questa mattina dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, a una profondità di 4 chilometri. Il terremoto è stato avvertito ai piani alti in diversi quartieri di Napoli e nei comuni più vicini alla zona interessata dal bradisismo flegreo. All’isola di Procida le scuole sono state evacuate. Le dirigenti scolastiche degli istituti isolani hanno deciso di attivare le procedure di sicurezza radunando gli alunni negli spazi aperti. Il sindaco Ambrosino ha poi annunciato l’ordinanza di sgombero ed il ritorno a casa degli alunni. In mattinata saranno eseguiti controlli sugli edifici scolastici ad opera della Protezione Civile e dei tecnici comunali. “I banchi tremavano” il racconto degli insegnanti.
L’incontro del governo – Quella appena trascorsa è la seconda notte in strada per decine di persone che sono state evacuate dopo la forte scossa di 4.4 e il conseguente sciame sismico avvenuti lunedì sera. Si è trattato della scossa più forte registrata negli ultimi 40 anni e ha generato paura e rabbia nella popolazione. Al momento sono 46 le famiglie sgomberate da 27 stabili e fra le evacuazioni c’è stata anche quella delle 138 detenute dal carcere femminile di Pozzuoli. Sui fenomeni naturali che stanno colpendo i Campi Flegrei è in programma oggi a Roma un vertice interministeriale presieduto dalla premier Giorgia Meloni, in cui si metteranno al vaglio eventuali aiuti a sostegno della zona.
“Qui abbiamo tutti paura” – Tante persone hanno deciso di dormire in auto in queste due notti. Come raccontato i cittadini, l’apprensione è forte: “Qui tutti abbiamo paura del terremoto. Noi per primi vivendo in una zona interna di Pozzuoli abbiamo deciso di trascorrere la notte in auto”. Ma l’allarmismo delle persone seguito alla prima grande scossa ha rischiato di generare ancora più caos: “La gente ha dato letteralmente i numeri, ha iniziato a correre in strada e, cosa pericolosa, si è messa alla guida dell’auto cercando di fuggire in tutti modi. Così si potevano creare situazioni di serio pericolo“. Tutto ciò, come emerso dalle testimonianze, deriva anche da una scarsa informazione su cosa fare in situazioni di emergenza, sui punti di fuga. Mancanze che gettano ancora di più nel panico le vittime di tali eventi.
L’esperto – A questo proposito il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo ha raccontato a Ilfattoquoditiano.it le falle del piano di evacuazione dei Campi Flegrei che si ripercuotono poi sui cittadini: “Il piano va cambiato perché si basa sulla capacità di previsione di fenomeni che però non sono prevedibili. Le scosse che si sono verificate ieri hanno dimostrato l’imprevedibilità di scenari futuri e l’impreparazione della cittadinanza di fronte a scenari simili”. La strategia quindi, secondo Mastrolorenzo, andrebbe aggiornata: “Nel piano si da molto spazio alle via di fuga a mare, ma il porto di Pozzuoli si sta sollevando. I pescatori già adesso fanno fatica a entrare per le acque poco profonde e una settimana fa si è pure arenato un traghetto, questa è una cosa gravissima perché tra poco il porto non sarà più utilizzabile. Eppure dal piano è previsto che migliaia di cittadini si dovrebbero mettere in salvo passando da qui, bisognerebbe dunque dragare il porto o trovare un’alternativa“.
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