Israele attaccherà l’Iran entro pochi giorni e potrebbe colpire impianti petroliferi o persino siti nucleari, secondo quanto riportato.
La risposta israeliana potrebbe includere omicidi mirati e attacchi aerei, hanno detto funzionari israeliani al sito web di notizie Axios.
Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ha giurato martedì di vendicarsi contro l’Iran dopo che ha lanciato 180 missili balistici oltre il confine.
Il gabinetto di guerra israeliano non ha ancora deciso esattamente quale forma assumerà la risposta, ha riferito Axios, e vuole prima discutere le sue opzioni con gli Stati Uniti.
“Abbiamo un grande punto interrogativo su come gli iraniani risponderanno a un attacco, ma prendiamo in considerazione la possibilità che ci vadano tutti, il che sarebbe un gioco completamente diverso”, ha detto un funzionario israeliano ad Axios.
Naftali Bennett, ex primo ministro israeliano, ha esortato Israele a “distruggere il progetto nucleare [dell’Iran], distruggere i suoi principali impianti energetici e colpire in modo critico questo regime terroristico”.
Gli Stati Uniti hanno espresso un solido sostegno a Israele, avvertendo che ci sarebbero state “gravi conseguenze” per l’Iran e che Washington era “ben posizionata” per difendere i propri interessi in Medio Oriente.
L'articolo Israele prepara la rappresaglia contro l’Iran: nel mirino impianti petroliferi e anche i siti nucleari proviene da Globalist.it.