L’ex presidente degli Stati Uniti ha fatto questa affermazione in un’e-mail di raccolta fondi che pubblicizzava tazze da caffè con la sua foto segnaletica. Proprio lui, esponente di quella destra che giustifica sempre le forze di polizia e i militari quando usano in maniera spropositata la forza.
Donald Trump è stato accolto da un coro di prese in giro online dopo aver affermato di essere stato “torturato” mentre veniva processato nella prigione della contea di Fulton in Georgia lo scorso agosto, un’occasione che ha generato la foto segnaletica che da allora ha trasformato in uno strumento per fare soldi come fa campagna per una seconda presidenza.
L’affermazione stravagante e infondata è arrivata in un’e-mail di raccolta fondi e ha creato almeno un paragone poco lusinghiero con uno dei nemici politici dell’ex presidente: John McCain, l’ex senatore repubblicano dell’Arizona la cui reale esperienza di tortura e incarcerazione durante la guerra del Vietnam è stata un bersaglio per La presa in giro di Trump.
«Voglio che ricordi cosa mi hanno fatto. Mi hanno torturato nella prigione della contea di Fulton e MI hanno preso la foto segnaletica”, ha scritto Trump in un’e-mail che promuoveva tazze di caffè con la sua foto segnaletica impressa sopra.
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