C’è il volto di Carlo Conti che fa il segno “OK” in favore di telecamera. Ci sono una miriade (quasi 800) di video condivisi – con la cadenza di 3/4 al giorno, nelle ore serali – che hanno ottenuto oltre 1,8 milioni di visualizzazioni nel giro di pochi mesi. C’è anche la richiesta di un abbonamento mensile a pagamento. C’è una “voce narrante” artificiale che legge un testo scritto che, nella maggior parte dei casi, non ha nulla a che vedere con il titolo – in “caps lock” – utilizzato per il video mentre scorrono immagini random. Dietro tutto questo ci sono centinaia di fake news che sono rimaste (e lo sono ancora) online per mesi, senza che la piattaforma facesse nulla e senza che le segnalazioni effettuate – almeno per ora – abbiano portato alla rimozione. Questa è la storia del canale “Gossip News Italia” su YouTube.
LEGGI ANCHE > A YouTube piacciono le fake news
Come abbiamo spiegato nel precedente approfondimento con cui abbiamo introdotto il tema dell’approfondimento di oggi, a questo canale sono iscritti – a partire dal febbraio del 2024, data di creazione – 7.610 utenti su YouTube. Sono molte più le visualizzazioni dei commenti: c’è chi dice la sua sui fatti di cronaca (di cui non si offrono notizie, ma solamente ricostruzioni che – spesso e volentieri – si ripetono nei video come fossero contenuti seriali) e c’è chi – ma si tratta della minoranza – ha capito il “giochetto” della pagina (ma non sappiamo se abbiano segnalato i contenuti falsi). Ma come si presenta questo canale?
Un lungo racconto del nulla, presente nella descrizione di ogni singolo video. Non è possibile risalire al titolare del canale, visto che non è possibile visualizzare la pagina delle “informazioni” dove – spesso e volentieri – vengono indicati gli indirizzi mail per i contatti o i riferimenti agli altri canali social sulle altre piattaforme. Piccolo post scriptum: questo canale YouTube non ha altri riferimenti social e le pagine con un nome simile (o uguale) non hanno nulla a che vedere con questo “progetto” che si basa sulla disinformazione.
Scorrendo lungo la bacheca del canale Gossip News Italia su YouTube, notiamo un’attenzione quasi morbosa ai fatti di cronaca nera che sono accaduti in Italia. La strategia è piuttosto intuitiva: si ricalca il trend dell’attenzione mediatico-televisiva su questi tragici eventi, seguendo quella linea sottile delle famose “tre S” che reggono (purtroppo) il mondo del giornalismo: sangue, sesso e soldi. Tre elementi che attirano l’attenzione del telespettatore/lettore/utente che vengono utilizzati per fare visualizzazioni basate sulla morbosa curiosità. Ma non c’è solo la cronaca nera. Ecco alcuni esempi di ciò che viene pubblicato su questa pagina. Quotidianamente.
Lo squallore del titolo su Marianna Aprile è solo uno dei tanti casi. Tra l’altro, occorre segnalarlo, il contenuto del video non parla della giornalista e scrittrice. Troviamo fake news su Gianmarco Tamberi, Gianni Morandi, Nicola e Tomaso Trussardi, Jannik Sinner, Tony Effe, Fedez, Eleonora Giorgi, Pierluigi Collina, Stefano De Martino, Pietro Sermonti, Piersilvio Berlusconi, Roberto Benigni, Vasco Rossi, Gigi D’Alessio, Diego Abatantuono, Adriano Celentano, Checco Zalone, Al Bano Carrisi e tanti altri. Tutti questi personaggi sono oggetto di titoli falsi in cui si parla della loro morte o di altri gravi problemi di salute, con i video – che in realtà – parlano di tutt’altro (ma sempre in modo falso e tendenzioso).
Fake news senza soluzione di continuità. E si chiede agli utenti anche di supportare il progetto attraverso un abbonamento mensile (con rinnovo automatico) suddiviso in tre modalità che corrispondono a tre differenti funzionalità “sbloccabili”.
Abbonarsi per leggere e vedere fake news. Noi, come fatto anche da Marianna Aprile, abbiamo segnalato la pagina e i contenuti. Ma, fino a questo momento, YouTube non ha rimosso né i video né il canale, limitandosi all’invio di una mail automatica in cui spiegano di aver preso in carica la nostra segnalazione.
L'articolo Il caso del canale YouTube da 2 milioni di visualizzazioni (spacciando bufale) proviene da Giornalettismo.