Le parole di chi ha iniziato la battaglia sulla piattaforma per la raccolta firme digitali e di chi intende portarla avanti in altre forme
L'articolo «Ora la piattaforma sia messa a disposizione anche per la raccolta firme per la presentazione delle liste» proviene da Giornalettismo.
Chi ha portato avanti, da ormai quattro anni, la battaglia per far sì che la raccolta firme per i referendum potesse avvenire anche attraverso una piattaforma digitale (possibilmente di Stato, come previsto dall’ultimo dpcm che – finalmente – l’ha resa operativa) ha sperato moltissimo in una prova matura dello Stato. Questa maturità è arrivata con un certo delay rispetto ai piani iniziali e sicuramente ha ritardato i tempi rispetto a nuovi progressi che le piattaforme digitali possono far fare alla nostra democrazia. Tuttavia, la vittoria e i meriti per il fatto che i cittadini, ora, potranno adottare un metodo rapido e a burocrazia zero per partecipare ad alcune decisioni civiche hanno nomi e cognomi: sicuramente Marco Cappato e Lorenzo Mineo per l’Associazione Luca Coscioni e Eumans, Mario Staderini (che per primo ha fatto ricorso all’ONU per le violazioni dell’Italia in merito a diritti politici dei cittadini in materia di referendum), Riccardo Magi che, con un suo emendamento, ha portato in parlamento questa battaglia. Per questo è importante registrare le loro reazioni.
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«Esprimiamo intanto la nostra soddisfazione per un risultato storico che, sulla scia di quanto ottenuto per la raccolta firme sui referendum eutanasia e cannabis nel 2021, prosegue nella direzione dell’utilizzo delle tecnologie digitali al servizio della partecipazione democratiche – hanno detto Cappato e Mineo -. Nello stesso tempo, non possiamo non constatare come questo provvedimento arrivi con un ritardo di oltre due anni e mezzo nell’applicazione della legge istitutiva della piattaforma, che avrebbe dovuto essere attiva dal 2022, a conferma della convenzione antireferendaria che vige in Italia, e della scarsa attenzione allo stato di diritto, che dovrebbe essere la base minima di una democrazia. Il prossimo passo che chiediamo a Parlamento e Governo di compiere è quello dell’utilizzo della piattaforma anche per la raccolta delle firme per la presentazione di liste e candidati alle elezioni. E’ fondamentale poi che la piattaforma sia da subito messa a disposizione per Regioni e Comuni per la raccolta firme anche sulle iniziative popolari a livello locale. L’elevato tasso di astensionismo e la sfiducia crescente nelle istituzioni indicano l’urgenza di compiere un percorso verso un vero e proprio portale delle democrazia, che metta le persone in grado di conoscere ed attivare con facilità i propri diritti politici e civili fondamentali».
Ha evidenziato la portata storica della decisione anche Mario Staderini: «Con la piattaforma pubblica si completa una rivoluzione copernicana nell’esercizio dei diritti politici e grazie al digitale il referendum torna ai cittadini, che potranno raccogliere le firme senza dover chiedere permesso ai partiti. È il risultato di anni di battaglie e una vittoria per chi crede che la democrazia sia per tutti. D’ora in poi – ha aggiunto – quando il Parlamento farà una brutta legge i cittadini avranno subito la possibilità di presentare un referendum così come potranno inserire nell’agenda politica temi e argomenti che altrimenti sarebbero esclusi».
«Da subito lo utilizzeremo per l’Autonomia differenziata, il cui quesito verrà caricato a breve – ha detto Riccardo Magi di PiùEuropa -. E lo faremo anche per un altro referendum su cui spero che le altre opposizioni convergeranno: quello che punta ad abrogare alcune parti del Rosatellum, la legge elettorale. Ma siamo già al lavoro anche su altre possibili consultazioni. Penso alla legge sulla cittadinanza, ai diritti civili, a quelli riproduttivi e alle sostanze stupefacenti». Magi, inoltre, non ha escluso che si possa parlare di un aumento della soglia minima delle firme valide per rendere valutabile un referendum, in concomitanza – ovviamente – con un rafforzamento dello strumento della piattaforma digitale.
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