Metti un weekend di metà Luglio, prendi due genitori con una voglia matta di andare in vacanza, fosse anche solo per una notte, aggiungi una bambina di poco più di un anno che non parla ancora molto, ma che alla proposta di un due notti nel minivan ti risponde con un bel sorrisone, ecco servito il nostro weekend in Lessinia!
La meta decisa venerdi mattina, partenza rapida subito dopo il lavoro con cena a base di pasta fredda in movimento sul sedile della macchina in modo da arrivare a destinazione con un minimo di luce.
Il Camping Al Faggio di Sega di Ala si trova all’estremo ovest della Lessinia e si raggiunge con una ripidissima salita protagonista anche al Giro di quest’anno.
Arrivati a destinazione ci accomodiamo in una piazzola erbosa, Ceci si scaraventa giù dal seggiolino e comincia a camminare nell’erba, bene, il campeggio le piace!
Ora però vediamo se le piace anche dormirci nel pullmino, perchè quando tirato giù il letto Maddi scompare sopra ecco che c’è un momento di smarrimento, ma appena scopre che su di sopra ci si può rotolare è finita!
Partiamo direttamente a piedi dal camping, Ceci dentro lo zaino nuovo insieme al suo dinosauro e alla capretta che alternativamente azzannano il mio collo a seconda del mood della passeggera.
La notte passa abbastanza tranquilla, fa freschino, ma nemmeno tanto, temperatura perfetta invece al mattino per cominciare la nostra camminata verso il Rifugio Castelberto!
Il paesaggio è super lungo tutto il tragitto, prima in mezzo al bosco, poi su degli sterrati poco battuti in mezzo ai pascoli e infine lungo falsopiani erbosi con il panorama delle malghe tutto intorno!
Decidiamo di sederci al rifugio per gustarci qualche piatto tipico come gli gnocchi al monte veronese poi ci buttiamo sull’erba dove Ceci si scatena raccogliendo fiori e sperimentando un po’ l’equilibrio sul fondo sconnesso.
Qualche nuvola più minacciosa di altre ci suggerisce di raccogliere le nostre cose e incamminarci sulla strada del ritorno.
Abbiamo due possibilità, scendere dalla stessa strada dell’andata oppure andare a prendere la più battuta strada della Translessinia che scende più dolcemente aumentando però la distanza da percorrere.
Optiamo per la seconda opzione così da fare un anello che è sempre più bello di un’andata e ritorno sulla stessa strada!
Ogni mucca incontrata diventa la scusa per migliorare il verso del muggito, tra un abbiocco e l’altro arriviamo ad una malga semi-abbandonata dove ci fermiamo per una pausa cracker prima di procedere fino al Passo delle Fittanze dove Ceci si divora praticamente mezzo Cucciolone!
Da qui fino al campeggio si cammina sulla strada asfaltata, non il massimo, ma per fortuna non c’è molto traffico.
Proprio qui Maddi decide di sfoggiare le sue abilità canore, Ceci non approva e comincia a piangere, anche basta mamma!
La serata è abbastanza breve, Ceci è abbastanza provata dalla lunga camminata e in più la sua cucina da campo itinerante intorno al pullmino mentre preparo la pasta la sfinisce definitivamente.
Io e Maddi non è che fossimo brillanti, i quasi 20 km percorsi dopo tanto tempo che non camminavamo così tanto si fanno sentire parecchio, ma una birretta fa passare quasi tutto!
Il giorno successivo decidiamo di fare una breve passeggiata in mattinata verso i denti della Sega, qualche chilometro fino al tunnel scavato nella roccia durante la grande guerra e poi su in cima verso uno dei denti ad ammirare il panorama verso il Monte Baldo e il Monte Altissimo.
Rimaniamo svaccati un po’ sulla coperta prima di tornare al camping per gustarci un pranzo sotto il tendalino, l’obiettivo è quello di sbaraccare e viaggiare mentre Ceci dorme.
La sorpresa è che il cancello del campeggio è chiuso e riapre alle 16, ma con un’opera di convincimento e i miei occhi da cerbiatto riesco a convincere i gestori a farmi uscire anche quando non si potrebbe.
Una volta tornati a casa, doccia rapida e tutti al pub per chiudere in bellezza con la finale degli Europei.
Non ho idea di cosa posso pensare Ceci, però io penso che questo weekend sia stata una figata galattica, certo se Berrettini avesse vinto Wimbledon sarebbe stato il weekend perfetto, ma non si può avere tutto!
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