AS ROMA NEWS – La pausa per le nazionali consegneranno alla Roma un Edin Dzeko col morale ancora più sotto le scarpe. Il finale di calciomercato ha intaccato il suo umore: è inutile girarci intorno, scrive oggi Il Messaggero (S. Carina), il bosniaco si vedeva già in bianconero, a chiudere la sua carriera al fianco di Cristiano Ronaldo.
Poi però l’inaspettato colpo di scena, e la permanenza alla Roma. In giallorosso, alle prime uscite, sono arrivati i primi gol sbagliati: errori pesanti quelli contro la Juve, fortunatamente meno decisivi quelli contro l’Udinese. E come se non bastasse è arrivata l’eliminazione dolorosa dall’Europeo con la Bosnia, l’ultima mazzata per Edin.
Per ritrovarsi servono nuovi stimoli e, scrive oggi la Gazzetta dello Sport (M. Cecchini), alla Roma gli obiettivi non gli mancano. Il primo, strettamente privato, sarà quello di vedere se i Friedkin confermeranno l’ipotesi fattagli balenare durante l’ultimo anno dell’era Pallotta. Ovvero: allungare il contratto, spalmandolo di un anno, fino al 2023, cosa che consentirebbe al club di ammortizzare meglio il suo ingaggio di circa 7,5 milioni e al capitano di chiudere virtualmente la sua carriera in una città che lui e la sua famiglia adorano.
Il secondo traguardo – pur sempre personale – avrebbe invece un enorme impatto nell’universo giallorosso. Dzeko infatti, con i suoi 106 gol, è al quarto posto nella classifica dei cannonieri della storia giallorossa. Gli mancano solo 5 reti per agganciare sul podio una leggenda come Amedeo Amadei a quota 111 reti. per poi andare oltre le colonne d’Ercole e provare ad andare a caccia di mostri sacri come Totti (307) e Pruzzo (138). La cura per la malinconia, per chi ha il suo ruolo, d’altronde, è sempre la stessa: fare gol. E vedrete che ce la farà.
Fonti: Il Messaggero / Gazzetta dello Sport