La cisterna di un camion spurgo è andata in frantumi vicino agli uffici
A quell’ora erano vuoti per la pausa pranzo. Feriti i due operai a bordo del mezzo
Castelvetro Un primo boato sordo, poi un altro, questa volta più fragoroso. Poteva essere una tragedia e invece, per fortuna, soltanto un incidente con feriti lievi. È accaduto ieri pomeriggio, poco dopo le 13, davanti alla sede dell’Inalca, a Settecani di Castelvetro, sulla via per Spilamberto.
Una cisterna era nel piazzale della nota azienda di carni per la manutenzione periodica della rete fognaria. Stava svolgendo lavori di spurgo all’interno della proprietà dell’azienda, davanti alla palazzina degli uffici, opposta alla portineria di ingresso. D’un tratto, mentre i due operai si trovavano a bordo del mezzo, l’esplosione: il portellone posteriore dell’autobotte è esploso e come un proiettile è andato a colpire il muro del primo piano della palazzina degli uffici. Un colpo fragoroso che ha abbattuto il muro: fortunatamente gli addetti erano tutti in pausa pranzo, così in quel momento l’ufficio era vuoto.
Immediatamente è scattato l’allarme. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Vignola e di Modena, ambulanza e anche i carabinieri. Il primo pensiero è andato ai lavoratori e ai dipendenti dell’Inalca. I due operai sull’autobotte erano sotto choc, tra i dipendenti dell’Inalca, come detto, nessun ferito.
Così, dopo i primi soccorsi, la zona è stata subito messa in sicurezza e recintata, anche per dare modo alla Medicina del Lavoro di fare tutti gli approfondimenti del caso. A lei, infatti, spettano le indagini trattandosi di un incidente sul lavoro.
Resta da capire, infatti, come si sia potuto verificare un episodio simile: la “culatta” della botte, come si dice in gergo, è esplosa come se fosse una pentola a pressione, con una potenza devastante, tanto da abbattere il muro esterno della palazzina, parzialmente caduto. Non solo. Con l’esplosione, il camion-spurgo si è spostato di almeno cinque metri rispetto a dove era posizionato, andando anche ad urtare un furgone frigo che stava caricando della merce nel piazzale.
Contemporaneamente al piazzale si è lavorato anche nella palazzina, per mettere anch’essa in sicurezza prima di essere dichiarata inagibile dai vigili del fuoco.
Tutto regolare, invece, all’interno dell’Inalca: «La cosa più importante - fa sapere l’azienda - è che nessuno si sia fatto male». In azienda, inoltre, non si è registrato nessun problema nella produzione e nella distribuzione: tutti i reparti hanno continuato a lavorare senza intoppi e con regolarità e così sarà anche oggi.
Impossibile, però, non vedere, anche dalla strada, quanto accaduto. Così diverse persone si sono fermate, durante tutta la giornata, per capire che cosa fosse successo: il colpo d’occhio del muro sventrato è davvero impressionante allo sguardo di chiunque passi in zona.
Come detto, passata la paura e iniziata la conta dei danni, l’ultima parola spetterà alla Medicina del Lavoro che anche oggi continuerà i sopralluoghi per capire cosa sia successo. La concentrazione di gas all’interno della botte è certamente la prima causa da indagare, ma resta da capire che cosa non ha funzionato in un lavoro che per gli operai era di routine, un servizio come se ne vedono tanti lungo le strade e nei cortili dei palazzi. l