SOLIERA. È uscito dal reparto di Rianimazione il piccolo di 13 mesi lanciato dalla babysitter dalla finestra del secondo piano.
Il bambino, martedì scorso, era stato gettato da sette metri di altezza da Monica Santi, babysitter 32enne che ha confessato di essersi trovata come «in una realtà parallela», una sorta di catalessi, quando ha commesso il gesto. Il fatto è avvenuto a Soliera, in via Arginetto 207 e da una decina di giorni in paese, ma non solo, non si parla d’altro.
Il bambino sta lottando come un leone e reagisce alle cure tanto da essere passato, in pochi giorni, dal non essere più in pericolo immediato di vita, all’essere fuori pericolo e a uscire, in seguito, dal reparto di Rianimazione.
Nel frattempo, sul versante giudiziario è stata fissata la data della perizia psichiatrica: si terrà giovedì alle 13 in tribunale a Modena. Per l’esame verranno nominati due periti: uno, quello della difesa, rappresentata dagli avvocati Francesca Neri e Fernando Giuri, è già stato incaricato. Si tratta della dottoressa Matilde Forghieri, psichiatra e psicoterapeuta.
A sua volta, il giudice nominerà un perito che provvederà a effettuare tutti i necessari approfondimenti. Gli esiti potranno richiedere fra i 60 e i 90 giorni.
Agli avvocati difensori lunedì è stata notificata la richiesta di incidente probatorio da parte del pubblico ministero Pasquale Mazzei. Il giudice per le indagini preliminari, dottor Andrea Scarpa, ha accolto l’istanza e ha fissato, dunque, l’incidente probatorio la prossima settimana.
I due medici potranno esaminare la 32enne nell’ambito di uno stesso colloquio o in situazioni differenti, mantenendo ovviamente ciascuno la propria totale indipendenza di giudizio. Nel caso emergesse un’evidente problematica mentale, per la donna potrebbe essere chiesta una custodia fuori dal carcere.
La difesa ha dichiarato che in futuro potrà essere valutata l’ipotesi della richiesta degli arresti domiciliari. l
S.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
