Mirandola Rimane altissima la tensione sul progetto di esternalizzazione di quattro nidi di infanzia. L’Area Nord e il Comune di Mirandola sono infatti ormai convinti di cercare nuovi gestori: due scuole (San Felice e Concordia) passerebbero in capo ad Asp, che già cura il nido “Panda” di Medolla, mentre gli altri due (Mirandola e San Prospero) sarebbero messi a gara per individuare un gestore esterno.
L’ultimo atto sarà sancito martedì, nel Consiglio dell’Unione, ma le proteste crescono. C’è stato anche un tentativo di conciliazione in Prefettura ma la fumata è stata nera. «Nell’incontro – sintetizza Veronica Marchesini (Fp Cgil) – Ucman ha ribadito l’ intenzione di collocare due dei nidi gestiti dall’Unione stessa in Asp e altri due nidi in appalto, nonostante la richiesta di parte sindacale di mantenerli in gestione pubblica tutti direttamente attraverso Asp, che applica lo stesso contratto nazionale Enti locali e che già dirige il nido Panda di Medolla».
FP Cgil e Rsu si troveranno in assemblea per definire “iniziative a tutela dell’occupazione e dei servizi, e non si escludono anche azioni legali e segnalazioni al Dipartimento nazionale della Funzione pubblica”. Sono infatti una cinquantina le insegnanti coinvolte: alcune dovranno cambiare luogo di lavoro, molte altre invece non avranno il contratto rinnovato.
Chi si sta mobilitando sono i genitori, protagonisti di un grande slancio di stima verso le insegnanti. «Da pochi giorni – scrivono i rappresentanti del nido “Il Paese dei Balocchi” di Mirandola – ci è stato detto che il centro estivo a luglio non è garantito tutto il mese e che forse non ci sarà neppure il personale che i bimbi hanno visto tutto l’anno. In quella occasione abbiamo scoperto che il Comune e l’Ucman sono pronte a privatizzare il nido. I bimbi, soprattutto quelli 0-3, non sono “sacchi di patate” che puoi spostare. Questa città e questa regione hanno una lunga storia di attenzione e rispetto per i più piccini che non può essere cancellata. Senza neppure cercare da parte delle istituzioni un confronto con i fruitori del servizio, le famiglie, che tutti i giorni scelgono di affidare al pubblico i loro figli. Invece, gli amministratori hanno convocato un Consiglio dell’Ucman per votare subito la privatizzazione. Presenzieremo in massa».
«Come Unione – aggiunge il presidente Alberto Calciolari – stiamo organizzando una comunicazione alle famiglie attenta e riguardosa dell'interesse primario che è e rimane il bene dei piccoli ospiti dei nidi, tra cui ci sono i nostri figli. Nel Consiglio dell'Unione di martedì si parlerà del tema e quella sede è la sede più opportuna per fornire i chiarimenti necessari». l
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