Giuseppe Spica è mancato due giorni dopo la sua Rosalia. Il figlio Antonio: «Uniti per tutta la vita, fino alla fine»
BASTIGLIA. Uniti per tutta la vita, fino alla fine, in nome di quel sentimento profondo che li ha fatti innamorare e rimanere sposati per più di 62 anni.
Giuseppe, 99 anni compiuti a febbraio, se n’è andato appena 48 ore dopo la sua Rosalia, 94. Il dolore per la scomparsa dell’amatissima moglie, il primo amore, con la quale ha condiviso tutto, si è rivelato profondissimo lacerante e ieri mattina, all’incirca allo stesso orario, anche lui si è spento.
«Quando mia mamma se n’è andata, il mio papà ha smesso di parlare – racconta il figlio Antonio Spica, conosciutissimo per la sua attività politica – Mia madre si è spenta giovedì mattina, mio padrà ieri, pressappoco allo stesso orario».
Antonio, che è figlio unico, ripercorre l’intensa e lunghissima storia d’amore dei suoi genitori, costellata da tantissimi momenti condivisi insieme, che hanno attraversato i decenni e più epoche storiche.
«Entrambi sono stati il primo amore l’uno dell’altro – racconta Antonio – Erano sposati dall’ottobre del 1959: si sono visti e innamorati subito, insieme le hanno superate tutte. Il mio papà ha fatto la seconda guerra in Africa, poi è arrivato in Sicilia e una volta giunto qui, a Bastiglia, si è trovato a far fronte al terremoto prima e all’alluvione poi. Il Covid lo hanno evitato, i miei genitori, perché sono sempre rimasti in casa, facendo attenzione a proteggersi per bene. I miei hanno conosciuto e condiviso diversi periodi di difficoltà: in gioventù sono stati costretti perfino a mangiare cibo crudo, sporco di terra».
«Mia mamma – prosegue il figlio – da anni era costretta su una carrozzina. Fino a poche settimane fa era piuttosto lucida, poi è arrivata un’ischemia che l’ha bloccata. A gennaio ho preso un congedo straordinario, proprio per dedicarmi ai miei genitori. Da quando mamma ha avuto l’ischemia, papà ha iniziato ad avere sbalzi di pressione. E quando è mancata, la situazione è peggiorata. Fino a venerdì sera lui mi guardava. Poi come ho fatto per mia mamma, l’ho messo a letto, ma il mattino dopo il respiro si è fatto sempre più flebile... È un momento difficilissimo, quello che sto attraversando, per fortuna ho il sostegno di mia moglie che mi sta vicina nell’affrontare questo enorme dolore».
Il funerale dei due coniugi si svolgerà dunque domani, 2 maggio, alle 10, nella chiesa di Santa Maria Assunta a Bastiglia.
«Ieri avrebbe dovuto esserci l’addio a mamma – conclude Antonio – Faremo il funerale a entrambi, insieme. Sono stati profondamente uniti fino alla fine nel percorrere tutte le tappe della vita, mano nella mano».
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