Il messaggio del segretario provinciale partendo da Soliera «Dopo 10 anni è naturale chiudere l’esperienza e lasciare»
MODENA Qualcuno la vede come una prova di forza per ricordare all’asse Bonaccini-Solomita-Bortolamasi che, comunque vadano le cose, ci sarà da fare i conti anche con lui. Qualcun altro pensa che si tratti più che altro di un’“arma di scambio” per puntare al vero obiettivo (il Parlamento nel 2023) lasciando la poltrona di piazza Grande - posto che ci sono le elezioni da vincere - a Bortolamasi. Fatto sta che il solo fatto che il sindaco Muzzarelli abbia lasciato aperta la porta per il terzo mandato ha creato scompiglio nel Pd modenese, allargando ancora di più la distanza con il governatore Stefano Bonaccini. Una vicenda che dal punto di vista tecnico dipende tutta da Roma, dove Pd e Lega, trainati dall’Anci, stanno ipotizzando di “aprire” anche alle grandi città la possibilità di fare il terzo mandato da sindaco. Al momento si parla di ipotesi, insomma, ma si tratta di ipotesi che hanno ufficialmente acceso la corsa a Modena 2024.
E se ieri il sindaco Muzzarelli ha dato da pensare a tutti con un sibillino “c’è ancora tanto da fare”, un messaggio altrettanto significativo viene dal segretario provinciale Roberto Solomita. Un intervento che formalmente è da sindaco, perché anche Solomita, primo cittadino di Soliera, chiuderà il secondo mandato nel 2024, ma che rappresenta soprattutto un messaggio diretto a Muzzarelli da parte del segretario provinciale. «Alcuni solieresi - scrive Solomita su Facebook - mi stanno chiedendo cosa farò in futuro dopo avere letto le uscite giornalistiche sulla possibilità di un terzo mandato. Innanzitutto, va precisato che oggi la legge consente la possibilità di ricandidarsi per il “tris” solo nei Comuni sotto i 5mila abitanti, e che quella in discussione lo innalzerebbe fino ai 15mila, escludendo Soliera da questa possibilità perché superiamo quella soglia».
Detto questo, Solomita passa ai commenti politici: «Al di là delle norme - riprende - io credo che dopo 10 anni di grande intensità impiegati per trasformare in meglio Soliera sia sano e naturale concludere la mia esperienza e lasciare che un altro “ciclo politico” guidato da altre persone legga i bisogni della nostra comunità e si candidi a interpretarli. È così che penso vada concepito l’impegno politico: come una formidabile esperienza a favore della propria comunità da vivere senza risparmiarsi, ma consapevoli della necessità di lasciare spazio ad altre idee e altre persone dopo avere dato il massimo». Un messaggio che in poche ore ha raccolto oltre 350 “like” tra sindaci, assessori e dirigenti Pd, tra cui quello di Alberto Bellelli, un altro dei primi cittadini (in questo caso di Carpi) il cui secondo mandato scadrà nel 2024. Al momento - ironizzavano ieri alcuni dirigenti dem - manca ancora il “like” di Muzzarelli.
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