Gli organizzatori volevano portare gli ambulanti di Forte dei Marmi, ma l’idea è stata bocciata per tutelare i banchi locali
CARPI. Il comitato Festa del patrono città di Carpi si è sciolto recentemente. La decisione era nell’aria da un po’ di tempo, negli ambienti della Diocesi, ma nei giorni scorsi è stata concretizzata ufficialmente.
Come si legge sul sito della Diocesi stessa, il “Comitato Patrono Città di Carpi” è stato fondato con atto costitutivo del 14 maggio 2018. Oltre ai soci fondatori ha acquisito, nel corso degli anni, nuove forze e l’ultimo assetto descritto, in una nota che risale al 4 febbraio 2020 vedeva Paolo Leporati nel ruolo di presidente, Simone Ramella vice-presidente, Antonella Mazzola consigliera, Barbara Boni consigliera e Gianni Bassoli consigliere.
Sempre nel 2020 la Diocesi ha intesi istituire, accanto a questo comitato, di un tavolo culturale denominato San Bernardino da Siena. Una dualità che si ritrovava anche nella duplice valenza del santo: San Bernardino è sia il patrono della città, sia della Diocesi.
IL TAVOLO CULTURALE
Se il comitato aveva il compito di organizzare eventi legati alla vita della città, il tavolo culturale doveva «interessare alla celebrazione tutte le realtà della Diocesi, proponendo momenti liturgici nelle parrocchie, e di coordinare quelli a carattere diocesano – si legge sul sito della Diocesi – Co-presidenti del neo Comitato sono don Luca Baraldi e Roberto Cigarini, mentre Matteo Casalgrandi ne è il segretario. La presenza di due comitati corrisponde alla doppia caratteristica del nostro Patrono, che è patrono della città e patrono della diocesi. I due comitati corrispondono a queste due dimensioni di “spazio”, parzialmente diverse, che li rende in qualche modo specifici». Al comitato patrono, poi, si aggiungevano due invitati stabili: uno indicato dal vescovo, il secondo dal Comune. Una realtà, quest’ultima, lontana anni luce da quella attuale: basti pensare che don Luca Baraldi ha lasciato la parrocchia di San Giuseppe Artigiano per volare alla volta del Canada.
Fonti interne alla Diocesi confermano, poi, come sia stato comunicato recentemente lo scioglimento del comitato Festa del patrono. Il casus belli sarebbe stato il forte dissidio con il Comune. Volontà del comitato sarebbe stata quella di invitare il mercato di Forte dei Marmi in occasione del patrono. Il Comune si è schierato vigorosamente contro questa scelta, tutelando il mercato ambulante di piazza Martiri.
IL FUTURO
Quale sarà il futuro? Rimane un mese e mezzo abbondante per mettere in piedi un calendario di eventi prima del 20 maggio, San Bernardino da Siena. Una corsa contro il tempo, ma ci sono già alcune tappe fissate. Come quella del concerto di sabato 21 maggio in Cattedrale. A organizzarlo è Claudio Varetto, a nome del comitato “Musica e sport in memoria di Enrico Lovascio”, il giovane mancato a soli 22 anni nel gennaio dello scorso anno.
«In settimana ci troveremo per stendere il programma – spiega Varetto – Il concerto sarà a favore dei profughi ucraini, che, tramite la Caritas diocesana, riceveranno degli aiuti. Stiamo cercando, inoltre, di coinvolgere tramite il comitato, alcune realtà locali. Per il momento, il nostro intervento è finalizzato a questa serata, poi vedremo se ci saranno altri impegni in seguito».
A ridosso del patrono, c’è anche un’altra ricorrenza cruciale per la Diocesi. Si tratta del decennale dal sisma: al riguardo il calendario si arricchirà di un programma religioso e di alcuni momenti culturali, suddivisi tra Carpi e Mirandola per i quali si parlerebbe della partecipazione del cardinal Gualtiero Bassetti.
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