foto da Quotidiani locali
SASSUOLO. Compie domani 80 anni monsignor Luciano Monari, sassolese, vescovo emerito di Brescia. Al compimento dei 75 anni aveva inviato a Papa Francesco la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi lombarda per ritirarsi a Sassuolo.
Oratoriano negli anni della sua adolescenza, dopo il diploma entrò in seminario a Reggio Emilia L’anno seguente si trasferì a Roma per frequentare la Pontifica Università Gregoriana fino al 1965 quando venne ordinato sacerdote dall’allora vescovo di Reggio Emilia, Gilberto Baroni. Per oltre 25 anni ha insegnato nel seminario reggiano ed in quello di Bologna.
Il 23 giugno 1995 Papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Piacenza e Bobbio con l’ordinazione episcopale che gli venne imposta dal cardinale sassolese Camillo Ruini e dai vescovi reggiani Paolo Gibertini e Gilberto Baroni. Dopo 12 anni di apostolato, Papa Benedetto XVI - correva l’anno 2007 – lo nominò vescovo di Brescia, dove è rimasto fino al 12 luglio 2017, giorno della sua rinuncia “per raggiunti limiti di età”.
Sassuolo, oltre che essere stata la sua città natale nella quale ha vissuto l’adolescenza, è anche il luogo dove ha mantenuto e curato quelle amicizie che non si dimenticano mai. Gli amici per cui Monari è rimasto ancora oggi “don Luciano” hanno già preparato un piccolo momento di festa che si concretizzerà proprio domani sera, quando, alla fine della messa delle 19 celebrata dallo stesso vescovo emerito nella chiesa parrocchiale di San Giorgio, si stringeranno a lui con il solito cordiale abbraccio che ne ha caratterizzato tutti questi anni, durante i quali, “annualmente” si organizzava una conviviale nei pressi di Piacenza o Brescia.
«Appena la situazione ce lo consentirà – ha detto agli amici Pippo Riva, uno dei principali organizzatori delle trasferte conviviali a Piacenza e Brescia – e finiranno i distanziamenti, mi impegnerò ancora una volta per riprendere la tradizione dei nostri incontri conviviali, almeno annuali, con don Luciano».
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