MODENA. Solo ieri mattina sono stati 170 i profughi ucraini che si sono presentati all’Ufficio immigrazione della questura per registrare il loro arrivo nel Modenese. Il numero non ha creato file chilometriche, grazie alla capienza dell’ambiente, che può ospitare fino a 240 persone.
Ma è sicuramente impegnativo, soprattutto perché sta diventando quasi fisiologico: dalla settimana scorsa sono 130-150 in media le persone in fuga dalla guerra che ogni giorno si presentano all’ufficio diventando nuovi modenesi, per quanto temporanei: una flusso mai registrato sul territorio con questa concentrazione di quantità e tempi. Il servizio comunque sta reggendo, grazie al personale che il questore ha dedicato in modo specifico all’emergenza.
Intanto, mentre continua incessantemente la generosità dei modenesi nel raccogliere prodotti di prima necessità, farmaci e materiale per il primo soccorso che poi vengono quotidianamente portati al centro di raccolta organizzato davanti all’ingresso del punto vendita Mix Markt di via Mazzoni a Modena, la titolare del market Oksana Vorobets fa un appello a tutta la città lanciando una nuova modalità d’aiuto.
«Per facilitare il nostro lavoro e quello dei volontari che partono quasi tutti i giorni per andare ai confini di Polonia, Ungheria e Romania – informa Oksana – dove sono sempre di più le donne con al seguito i propri figli che tentano la fuga verso l’ Europa, voglio chiedere un aiuto più organizzato e utile ai tantissimi cittadini modenesi che con grande generosità ci stanno aiutando senza sosta da giorni. Abbiamo avuto l’idea di organizzare una “scatola della vita”, ovvero una sorta di kit completo di generi di prima necessità, sia alimentari che di igiene, pronto da consegnare alle famiglie non appena varcano il confine». Nella “scatola della vita” Oksana raccomanda che ci siano prodotti alimentari a lunga conservazione necessari al fabbisogno di una famiglia composta più o meno da quattro o cinque persone. I prodotti raccomandati sono tonno, carne e pomodori in scatola, pancarrè, legumi e verdure in scatola, biscotti, succhi di frutta, latte a lunga conservazione e poi te, caffè , bibite (no acqua perché già disponibile), pasta e riso, sale, zucchero, marmellate monodose senza dimenticare piatti, bicchieri e posate monouso.
«È importante aggiungere nella scatola anche prodotti per l’igiene personale e della casa da chiudersi però in un sacchetto di cellophane, in modo che non ci sia una contaminazione con i prodotti alimentari – specifica Oksana – va bene il sapone, dentifricio, salviette umidificate, tovaglioli, fazzoletti di carta shampoo e spazzolini. Il tutto va messo possibilmente in una scatola di cartone e consegnato al Mix Markt già ben chiusa, apponendogli con un pennarello indelebile la dicitura “scatola della vita”».
Oksana con questo appello ha voluto rivolgersi anche alle scuole che in questi giorni le stanno chiedendo come potersi rendere utili. «Credo che la donazione organizzata in questo modo possa essere la soluzione per ottimizzare l’organizzazione logistica – conclude la commerciante del Mix Mrkt – che faciliterà di gran lunga il lavoro dei volontari».
