Prignano. Sono stati definitivamente spenti solo verso il mezzogiorno di ieri gli ultimi focolai dell’impressionante incendio divampato nel pomeriggio di venerdì nella campagna di Prignano. Le fiamme hanno infatti riguardato quasi 10 ettari di terreno calancoso, tra bosco e sterpaglie, attorno alla borgata di Casalcicogno, dove nelle fasi più acute dell’emergenza è dovuto intervenire anche l’elicottero di Bologna per scongiurare l’avvicinamento del fronte alle case, rimaste a 700 metri circa.
Il fuoco ha continuato a divampare fin verso le 23, poi grazie anche all’umidità della notte i pompieri (rimasti in presidio notturno con il distaccamento di Sassuolo, l’Ucl di Modena e i volontari di Frassinoro, Pievepelago, Fanano e Finale) hanno superato l’emergenza. Dalla mattina però, con il ritorno del vento ad alimentare le braci, si è assistito alla ripresa di diversi focolai: di nuovo sul campo i vigili del fuoco di Modena, Mirandola e due squadre da Bologna, specializzate nelle operazioni di bonifica. Solo da mezzogiorno circa tutta la vasta area si è potuta dire in sicurezza.
Sul posto anche i carabinieri forestali per le indagini di competenza, gli accertamenti per capire da dove e come sia partito l’incendio che ha avuto gioco facile con la siccità cronica di quesi giorni. Molto probabilmente c’è dietro la mano dell’uomo, ma da capire se involontariamente (per un abbruciamento) o con dolo.
