foto da Quotidiani locali
Continuano i servizi di controllo predisposti dalla Polizia ferroviaria di Modena, in particolare sulla tratta Modena–Sassuolo, dove negli ultimi tempi si sono registrati episodi abbastanza preoccupanti in fatto di sicurezza, suscitando anche allarme sociale.
Solo in questi primi giorni di marzo, sia negli scali ferroviari di competenza, sia a bordo dei treni viaggiatori, sono state identificate complessivamente 1.380 persone, e dalle verifiche sono arrivate quattro sanzioni amministrative per attraversamento dei binari, più una per inosservanza alla normativa anti Covid poiché un viaggiatore è stato trovato sprovvisto di green pass.
Martedì si è proceduto anche a un arresto. È successo presso la stazione ferroviaria di Modena: nel corso di un controllo ad un esercizio commerciale, effettuato in collaborazione con i militari dell’Esercito impiegati nell’operazione “Strade sicure”, gli agenti hanno proceduto alla verifica del green pass e dei documenti di un cittadino italiano di trent’anni che, pur in regola con la normativa Covid, è risultato gravato da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Modena, in quanto inottemperante ad un precedente obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’uomo è stato quindi condotto nel carcere di S. Anna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
I servizi sono stati attivati di concerto con la Questura, finalizzati a prevenire e reprimere episodi come quelli recenti che si sono verificati sia sul Gigetto che su altre direttrici ferroviarie verso Sassuolo. Vedi l'episodio di qualche mese fa sulla tratta Sassuolo-Radici in cui giovanissimi si erano filmati in una sorta di sfida appesi al treno in corsa. Già in diverse occasioni si è proceduto con l'identificazione e le relative sanzioni: sia i protagonisti del recente episodio di aggressione alla stazione di Formigine che quelli della pericolosissima “sfida” sulla tratta Radici sono stati identificati.
