Crescono gli accessi registrati dall’Ausl allo Spazio giovani di via Cairoli Qui psicologi e professionisti accolgono i ragazzi tra i 14 e i 19 anni
SASSUOLO. Sono aumentati anche tra i giovani del distretto sanitario di Sassuolo gli attacchi di panico e gli stati d’ansia negli ultimi due anni. A confermarlo è lo Spazio Giovani di via Cairoli, un servizio dei consultori familiari, che ha visto quasi duemila prestazioni in un anno malgrado la fase pandemica. Non c’è stata sosta al centro, dove un’equipe di lavoro composta da ginecologi, psicologi, ostetriche e andrologo offre colloqui, visite mediche, supporto psicologico agli adolescenti tra i 14 e i 19 anni in vari ambiti: problemi ginecologici andrologici, contraccezione, gravidanza, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, sessualità, vita affettiva e relazionale di coppia, tra pari, famigliare. A testimoniare come lo Spazio si riconfermi un punto di riferimento, sono i numeri: sia nel 2020 che nel 2021, i ragazzi che almeno una volta si sono rivolti al Centro sono stati circa 504, in linea con la fase pre-pandemia. Gli accessi complessivi al servizio hanno superato i 1.500 con 1.818 prestazioni erogate in totale. «Negli ultimi due anni – spiega il direttore del Distretto Sanitario di Sassuolo, Federica Ronchetti – abbiamo cercato, con tantissimi sforzi, di potere garantire l’apertura dello spazio giovani. Si tratta di un servizio in cui lavorano operatori formati proprio per il contatto con l’adolescente e in cui ai ragazzi viene garantita la riservatezza».
Anche lo Spazio Giovani si è dovuto adattare alle nuove esigenze dettate dalla pandemia, ma questo non ha impedito di continuare ad essere un punto di riferimento per i giovani: «Siamo riusciti anche via web, tramite mail o contatto telefonico a garantire numerosi servizi. Siamo di fronte a un servizio per i giovani e dei giovani – dichiara Ronchetti -, uno spazio dedicato agli adolescenti che garantisce riservatezza e professionalità per la loro presa in carico della propria salute sessuale». Se i numeri sono rimasti gli stessi del periodo pre-Covid, ad essere cambiato è il tipo di richieste dei ragazzi:
«I ragazzi oggi – spiega la dottoressa Monica Gruppini, ostetrica dello Spazio Giovani – portano molte più situazioni di disagio: si chiudono in casa, hanno attacchi di panico, ansia. Questo tipo di richieste sono decisamente aumentate rispetto a prima. I genitori sono molto preoccupati perché non riescono a comunicare con i ragazzi».
Attualmente non è possibile l’accesso diretto al servizio, occorre prima prendere appuntamento per telefono; rivolgersi agli Spazi giovani dell’Ausl di Modena attivi in tutta la provincia è gratuito e non è necessaria la richiesta del medico curante. Inoltre i minori possono rivolgersi allo Spazio anche non accompagnati dai genitori: singolarmente, in coppia, in gruppo. Sono accolti giovani appartenenti a qualsiasi etnia: se necessaria, al consultorio è disponibile la mediazione culturale.
Gli Spazi giovani della provincia, in collaborazione con altri servizi ed istituzioni del territorio, realizzano progetti di educazione alla salute (affettività e sessualità, prevenzione malattie sessualmente trasmissibili) rivolti ai giovani e agli adulti di riferimento (insegnanti, educatori, allenatori sportivi ecc.); nell’anno scolastico 2020-2021 sono stati realizzati 18 progetti, di cui 4 nel distretto di Sassuolo.
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