CARPI. Ha 42 anni e 10 mesi di contributi e dal primo ottobre 2021 avrebbe dovuto iniziare a percepire la pensione. Così il 31 settembre ha smesso di lavorare, chiudendo la partita Iva, pronto a godersi il meritato riposo. Ma le sue speranze si sono infrante quando gli è arrivata una comunicazione: la sua domanda di pensione era stata sospesa.
Per Gabriele Ferrari, 60 anni, inizia un incubo fatto di mail e telefonate molte delle quali senza risposta. «Ho avviato le pratiche per andare in pensione nell’estate 2021 – racconta – e dalla Cna di Correggio mi hanno detto che sarei potuto andare a partire dal 1 ottobre 2021. Ho 42 anni e 10 mesi di contributi». Stando al racconto di Ferrari, la Cna di Correggio che si è interessata di svolgere il “calcolo” dei contributi e di quando dunque lui avrebbe potuto smettere di lavorare, arrivando a definire come data il primo ottobre, ha a quel punto inoltrato la domanda all’Inps di Carpi.
«Dai calcoli di Cna – continua – risultava tutto a posto. Poi a ottobre è arrivata una prima lettera dell’Inps che diceva che avrei dovuto lavorare fino a 67 anni». A quel punto Cna è intervenuta: «All’Inps – aggiunge – si erano sbagliati, quindi quella prima lettera è stata annullata. È poi arrivata una seconda lettera dell’Inps. Dicevano che mancava una dichiarazione dei redditi del 2008. Quell’anno io ho lavorato sei mesi, ero socio con un amico, poi sono andato via e la quota del mio reddito è stata venduta a chi ha comprato il mio 50 per cento della società. Il mio commercialista, che non si spiega perché non accettino la mia domanda, ha confermato che secondo la legge del Testo unico non sono tenuto a emettere la dichiarazione dei redditi del 2008, non avendo percepito alcun reddito. Per il 2008 ho fatto solo il modello unico».
Ferrari ha lavorato una ventina di anni come falegname, poi ha aperto per un decennio un negozio di scale, porte e finestre e gli ultimi anni ha lavorato come artigiano in un negozio di restauro di mobili.
«Dalla Cna mi dicono che al 100 per cento dovrebbero darmi la pensione ma è tutto bloccato. Da ottobre non percepisco alcun reddito. Cna ha chiesto spiegazioni all’Inps di Carpi, e da lì hanno risposto che le fonti in loro possesso dichiaravano cose diverse sulla necessità di presentare quella dichiarazione dei redditi, ma non hanno specificato a cosa si riferissero». Cna Correggio continua a chiedere risposte all’Inps di Carpi, ma a quel punto la comunicazione si interrompe. «A gennaio Cna Correggio ha fatto ricorso a Roma, inviando tutti i documenti alla sede Inps della Capitale. Non abbiamo nessuna risposta».
Anche la moglie di Ferrari sta appoggiando il marito in questo percorso, con la speranza di avere risposta: «Stiamo vivendo una situazione di pesante stress. Anche il commercialista continua a non capire perché l’Inps abbia bloccato la pensione. La pratica è impantanata e non ci saltiamo più fuori. Mi infastidisce non capire: cosa dobbiamo fare per sbloccare la situazione?».
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