MIRANDOLA. Altre due strade a ridosso del centro storico si apprestano a diventare area pedonale. È l’indicazione approvata dalla giunta ed elaborata dalla dottoressa Emanuela Ragazzi, commissario della Polizia locale. Saranno via Cesare Battisti, nel tratto compreso tra via Pico e piazza Matteotti; via Umbertina Smerieri nel tratto tra piazza Costituzione e piazza Matteotti, vicolo Bonatti. In via Battisti, tra l’altro, saranno installate sia la segnaletica stradale sia molto probabilmente parapedonali o fioriere. L’ampliamento della pedonalizzazione va ad inserirsi in una area più ampia che si è andata a formare nel corso degli anni e di cui fanno parte (riconfermate dalla Giunta): piazza Costituzione tra via Tabacchi, Cvallotti e Volturno; via Cavallotti tra piazza Costituzione e via Pico; piazza Mazzini; via Battisti; via Curtatone; via Nazario Sauro, via Volturno, vicolo del Palazzo; via Castelfidardo nel tratto tra piazza Mazzini e via Fulvia; vicolo Pistrino; piazza Costituente tra la Circonvallazione e piazza Castello.
Le motivazioni dell’ampliamento dell’area pedonale hanno varie ambizioni: migliorare la qualità dell’ambiente e della vita della città è indubbiamente indispensabile un’azione efficace e lungimirante sulla mobilità che sappia incrementare la sostenibilità ambientale, economia e sociale del sistema dei trasporti, la qualità degli spazi pubblici, adottando provvedimento che tuteleranno maggiormente pedoni e ciclisti che fruiscono di tale spazio», recita la delibera. Ma ci sono anche situazioni contingenti che portano a ricalibrare le strade off limits per le auto: «La zona del centro storico è fortemente influenzata da un punto di vista urbanistico e della circolazione dai diversi fattori: presenza di chiese ed edifici sottoposti a vincolo culturale, strade di larghezza ridotta, pavimentazioni in lastricato o acciottolato, numerose attività commerciali con conseguente congestionamento della circolazione e relativa saturazione dei parcheggi.
Istituire nuove zone perdonali diventa quindi funzionale per i residenti e le fasce più a rischio, ma riduce la pressione dei veicoli, l’inquinamento acustico e ambientale e diventa uno strumento utile a contrastare la sosta selvaggia. Ecco perché l’obiettivo dichiarato diventa quello di concentrale i flussi veicolari verso la viabilità principale, ossia la Circonvallazione, disincentivando in centro l’uso di mezzi a motore e contestualmente scommettendo su pedoni e biciclette. Il tutto con un fine: “esaltare la destinazione del centro storico a centro commerciale naturale, di luogo della memoria e dell’arte, luogo di rappresentanza, di servizi e di residenza oltre che di aggregazione sociale”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
