Dopo un percorso alquanto travagliato, l’assegnazione dei lavori per la realizzazione del polo universitario a Carpi pare a una svolta.
Il procedimento è ancora in fase istruttoria a Palazzo Brusati Bonasi - sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi - ma sono già state votate deliberazioni riguardanti la ditta che svolgerà i lavori.
Si tratta della AeC Costruzioni di San Possidonio, protagonista di numerosi cantieri di edilizia pubblica e ricostruzione nel dopo terremoto. Secondo quanto trapela, i lavori sarebbero stati assegnati a otto milioni, mentre la base d’asta da cui si partiva era di cinque milioni. Dopo il primo tentativo andato a vuoto di trovare una ditta disponibile, ora, invece, il nome c’è ed è di quelli rilevanti.
Durante il voto in fase di deliberazione il consiglio d’amministrazione della Fondazione non si è espresso all’unanimità: questo perché due componenti hanno avuto contatti per rapporti di consulenza con la AeC e, pertanto, si sono astenuti.
Il nuovo polo universitario e la facoltà di Ingegneria sono stati presentati più volte come il cavallo di battaglia di questo mandato dal presidente della Fondazione Crc, Corrado Faglioni. L’investimento patrimoniale è consistente: si parla di 11,5 milioni, oltre a 6 milioni in 12 anni per 500mila euro l’anno. costituiscono una progettualità di lungo corso che va oltre il mandato. La novità era stata annunciata nel novembre del 2020, durante una conferenza che vide protagonisti i tre soggetti firmatari del protocollo: università, Fondazione e Comune. Sempre in quell’occasione venne annunciata la partenza del corso universitario di Ingegneria per settembre 2022, ma il progetto ha subito notevoli ritardi, motivati dallo stesso presidente di Palazzo Brusati come “figli dell’iter articolato che siamo stati obbligati a rispettare”, oltre al Covid.
Ancor prima, tuttavia, l’università è stata oggetto di discussione fra Comune e Fondazione: inizialmente, infatti, l’ateneo avrebbe dovuto essere realizzata a Santa Croce. Poi, il sindaco scrisse una lettera al presidente Faglioni per lo spostamento del maxi progetto all’ex Consorzio agrario di via Corbolani, in quell’Oltreferrovia per cui il Comune ha in serbo progetti tra i quali un grande parco. Abbandonata, dunque, l’idea di realizzare la facoltà alla Fonderia Lamiz di Santa Croce, il progetto è stato presentato per l’ex Consorzio.
Nel maggio dello scorso anno, poi, la progettazione venne affidata al Gruppo Lombardini 22 per la progettazione definitiva ed esecutiva.
Rimane un’altra incognita: il futuro dell’ex cantina sociale acquistata da Unieco dalla fiduciaria di Parma Controcampo: farà parte del progetto legato all’Oltreferrovia?
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