Savignano. Tre lettere che chiedono, insistentemente, a un artigiano di Savignano di saldare il conto di un pedaggio di un ponte. Questo ponte è però a Goteborg, in Svezia. E da Goteborg a Savignano ci sono qualcosa come 1.885 chilometri e 21 ore di viaggio.
«Ho ricevuto queste tre richieste di pagamento da un’azienda che si occupa di riscossione crediti, dicono che a breve si appoggeranno all’Agenzia delle Entrate italiana». Sono le parole di Michael Monari, titolare dell’impresa di giardinaggio M.M. di Savignano. «Secondo loro non avrei pagato il pedaggio di un ponte in Svezia, ma con il mio furgone non sono mai andato in quel Paese. Come facile intuire lavoro in zona, più che altro nel Modenese con qualche puntata in Toscana. Anzi, in Svezia non ci sono proprio mai andato con o senza furgone».
Continuano, però, queste insistenti richieste: «La prima di poco più di due euro, poi un altro paio da 50 euro ciascuna. Arrivano a casa documenti che parlano del ponte e del mio furgoncino, ma in allegato non ci sono bollettini. C’è invece scritto di collegarsi a un sito internet o di chiamare un determinato numero di Milano. Ci ho provato, ma al telefono non ho avuto risposte chiare, mentre sul portale web c’è il rischio di ammettere un’infrazione che invece non ho mai commesso. Ho il timore che si tratti di una truffa bella e buona e che l’Agenzia dell’Entrate, che sia svedese o italiana, c’entri ben poco. Mi sono rivolto alla Polizia postale, ma per il momento mi hanno detto di attendere eventuali sviluppi. Nel caso, poi, dovessero arrivare nuove lettere sarei ovviamente pronto a far valere le mie ragioni. Resta, comunque, il disagio di una situazione particolare e restano tante domande che non hanno risposta. Mi è stato inoltre consigliato di non pagare ed è quello che farò nella speranza di risolvere il tutto al più presto possibile».
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