MODENA. È passato quasi un anno da quando la Provincia di Modena ha deciso di chiudere un tratto di oltre un chilometro e mezzo del Percorso Natura che unisce la zona della Fossalta con le Casse d’espansione a Sant’Anna. Percorso di campagna che è collegato in rete con altri sentieri che tra l’altro proprio grazie alla pandemia i modenesi hanno iniziato a utilizzare con molta più frequenza di un tempo per attività salutari all’aria aperta. E in settembre è stata anche presentata una petizione alla Provincia per aggiustare e riaprire quel tratto dal momento che né pedoni né ciclisti possono più passarci. Motivo della chiusura: il possibile pericolo dovuto ai danni dell’alluvione del dicembre 2020.
A rendere noto il disagio è un gruppo di modenesi attraverso un documento inviato nuovamente alla Provincia. Si legge nel testo che era stato sottoscritto da 160 persone: «Purtroppo da oltre un anno il Percorso Natura è chiuso ed è ancora senza risposta la petizione firmata su change.org e presentata in settembre alla Provincia, e sostenuta anche da Fiab Modena, per chiedere la riapertura in sicurezza del percorso. È parte della ciclovia regionale ER15, più conosciuta dai modenesi come “Percorso Natura del Panaro. Ebbene, un tratto di 1.7 chilometri , tra ponte Sant’Ambrogio e le casse di Sant’Anna è chiuso per ordinanza provinciale da oltre un anno. Dopo l’alluvione del dicembre 2020, alcuni argini sono parzialmente crollati, rendendo più rischioso il passaggio; inoltre, i tratti non chiusi necessiterebbero di maggior manutenzione.
Alcuni ponti presentano buchi pericolosi, o toppe di emergenza, i parapetti per lo più marci e con viti sporgenti, anche quelli installati più recentemente sono ormai deteriorati e a rischio crollo. In novembre solo grazie all’iniziativa di alcuni privati gli arginelli crollati sono stati ripristinati allo stato precedente, semplicemente grazie all’aggiunta di terra. Ad oggi il percorso risulta ancora chiuso; in più di un anno non è stato mai predisposto un percorso alternativo e nemmeno è stato realizzato alcun intervento di manutenzione per iniziativa delle istituzioni pubbliche di competenza. I cittadini ritengono inaccettabile la mancata risposta formale e sostanziale della Provincia e chiede una iniziativa anche ai Comuni interessati, perché si tratta di ripristinare ed avere cura di un percorso strategico tra Modena e Castelfranco, anche per il Bike to Work».
Nella petizione venivano elencati i problemi di questo stradello di campagna che in un anno non è mai stato aggiustato: «Lungo il percorso ci sono parapetti completamente marci, i più clamorosi vicino alla salita della Diga di Sant’Anna, peraltro già segnalati come pericolosi tramite nastro bianco e rosso nell’estate 2020, ad oggi la situazione di quei parapetti è la medesima, ma senza più il nastro di segnalazione. Alcuni cittadini sono stati testimoni di un incidente di un anziano che in piena pandemia l’11 marzo 2020, appoggiandosi ad un parapetto è caduto». E ancora: «Continuano a verificarsi interventi di messa in sicurezza temporanei, che poi diventano definitivi: è stato così per il ponticello di legno con assi spezzate e traballanti ed è stato fatto un intervento di manutenzione straordinaria in nemmeno una settimana dopo una precedente segnalazione dell’8 maggio 2020. Fu però messo un cartello che avvisava del cantiere ancora in corso e del rischio di scivolare sulle lastre metalliche installate: dopo un anno è sparito il cartello ma non le lastre metalliche».
LA PROVINCIA REPLICA. Da lunedì Percorso Natura si riapre ma i lavori continueranno: lo garantisce la Provincia di Modena da noi interpellata. Il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei spiega che il ripristino del tratto chiuso avverrà in tempi brevi. I tecnici della Provincia stanno infatti già procedendo a renderlo fruibile ma ci sono ancora da finire alcuni tratti in via di manutenzione in qualche recinzione.
