CASTELFRANCO. Aveva in affidamento un esemplare di pitbull di appena 45 giorni. Mentre lo teneva in braccio, un altro cane di sua proprietà glielo ha strappato dalle braccia, sbranandolo.
Era finita a processo l’affidataria dell’animale: in quel periodo, la donna stava tenendo presso la sua abitazione il cucciolo di pitbull di 45 giorni, per poi decidere in un secondo momento se acquistarlo o meno dall’allevamento amatoriale di Bologna da cui lo aveva preso.
Durante l’affido è successo il fatto tragico: mentre la donna aveva tra le sue braccia il piccolo animale, uno dei due cani di sua proprietà, di 6 anni, le si è avventato addosso, portando via il cucciolo e azzannandolo senza lasciargli scampo.
L’allevamento ha denunciato la donna, assistita dall’avvocato Gianluca Belluomini, per uccisione di animali e a suo carico era iniziato il processo.
Nel corso delle udienze sono stati ascoltati più testimoni per ricostruire esattamente i fatti. Sono state rievocate le tappe della dolorosa vicenda anche per appurare il contesto in cui era maturata e capire, tra le altre cose, se il comportamento dell’animale di 6 anni avrebbe in qualche modo potuto essere prevenuto.
La stessa imputata ha spiegato l’accaduto, sottolineando come si trattasse di un fatto improvviso e di avere tentato di fare tutto il possibile per salvare il cucciolo di pitbull finito sotto le fauci dell’altro cane più grande.
Nei giorni scorsi, il giudice, al termine dell’ultima udienza, ha deciso l’assoluzione dell’affidataria perché il fatto non costituisce reato.
Serena Arbizzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
