Daniele Reponi dopo l’addio dalla “Prova del cuoco” «Mi hanno hackerato Instagram ma adesso penso al lavoro: aprirò presto un locale mio»
MODENA Alla Vigilia di Natale l’amara sorpresa: il furto del suo profilo Instagram. «Se qualcuno ha idea di come fare a recuperare l’account, vado a casa sua a fargli un panino», ha scherzato su Facebook Daniele Reponi, il “non-chef” modenese che si è fatto conoscere dagli italiani per le sue creazioni gourmet, i mitici panini che preparava a “La prova del cuoco”. Purtroppo a poco è servito l’appello: la pagina è stata eliminata ed è dovuto ripartire da zero (@danielereponi_official). Sembra, però, che nel 2022 lo attenda una sfida più importante: l’apertura di un locale tutto suo (Modena è tra le opzioni papabili). «Più che la tv mi piace stare dietro il bancone a fare queste composizioni davanti alle persone», confessa. E nel frattempo ci svela la ricetta di uno dei panini preferiti.
Cos’è successo con il profilo Instagram?
«La vigilia di Natale un hacker mi ha rubato l’account e poi mi ha scritto su Whatsapp, chiedendomi soldi. Ho contattato la Polizia Postale ma nel frattempo sono diventato positivo e non sono riuscito a fare denuncia. L’hacker ha perso la pazienza e ha cancellato il profilo. Mi dispiace perché la gente lo usava per contattarmi, lì avevo contatti preziosi, sudati, a cui tenevo».
A cosa sta lavorando in questo periodo?
«Faccio eventi un po’ di tutti i tipi in Italia e all’estero, il lavoro non manca. Il problema è la pandemia: già adesso mi sono saltati eventi».
E il locale? C’è ancora il progetto di aprirne uno suo?
«Questo potrebbe essere l’anno buono. Quello che mi piace fare è proprio stare dietro al bancone a fare queste composizioni, questi panini espressi, davanti alle persone. La tv e i social sono la parte che mi diverte meno perché è quella più effimera, di immagine».
È in controtendenza nel periodo degli star chef in tv.
«Nell’ultimo periodo a “La Prova del Cuoco” non mi divertivo più moltissimo anche se quest’anno quando non mi hanno chiamato un po’ mi è dispiaciuto, soprattutto adesso che è tornata la Clerici! Tutti i mercoledì però ho ancora una rubrica su Radio Pico. Descrivere una ricetta e le sue sensazioni mi piace molto! La ricetta dovrebbe essere subordinata alla ricerca delle materie prime, che va tenuta più in considerazione».
Tornando al locale, vorrebbe aprirlo a Modena?
«Tra le opzioni ci sono Modena – ho già visto alcuni posti – la Riviera e Milano. Non un ristorante. Non ho voglia di chiudermi in una cucina. Vorrei un locale semplice: un bel bancone, salumi, formaggi, piatti veloci, poche proposte. Ho voglia di misurarmi con quello spessore, di avere il rapporto quotidiano con i clienti, che ti scelgono in mezzo a un’offerta enorme. Mi piacerebbe aprirlo entro Pasqua».
Tanti modenesi in questo periodo sono chiusi in casa. Magari la ricetta di un bel panino che li tiri un po’ su di morale…
«Volentieri! È uno dei miei preferiti e ha anche una storia. Quando lavoravo da Generi Alimentari Da Panino, vicino alla Francescana, Massimo Bottura passava spesso. Un giorno mi disse: “Abbiniamo prosciutto e acciughe!”. E io poi ci ho costruito sopra un panino. Prima si stemperano 2-3 filetti di acciughe – dissalate o sott’olio – in olio extravergine appena scaldato. Come pane scegliete una ciabatta, meglio se a lievitazione naturale, che si scalda a parte: mai scaldare il pane con gli ingredienti! Sulla base mettete burrata fresca o stracciatella e cospargetela con il bagnetto di acciughe, poi aggiungete un pomodoro verde non troppo maturo condito con sale o pochissimo olio extravergine. Infine un prosciutto crudo nostrano, stagionato 24-30 mesi».
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