Pavullo. In vendita su Subito.it. È finita lì una delle aree più strategiche per il presente e il futuro di Pavullo, quella ex-Esso diventata una spianata da 2.680 metri quadrati dopo la dismissione del vecchio distributore su via Marchiani, quasi di fronte all’autostazione.
Il vedere un annuncio così local sul popolare sito di vendite nazionale magari può suscitare qualche perplessità, ma sono le dinamiche della nuova comunicazione. A mettercelo la Cbre spa, importante società immobiliare che è stata incaricata dalla Esso della vendita del terreno. Che adesso è sotto gli occhi di tutti, e potrebbe far gola. Da qui l’iniziativa dell’opposizione, che con Graziano Pattuzzi e Francesco Piggioli ha presentato un’interrogazione per chiedere al sindaco Davide Venturelli se il Comune si è già fatto avanti per l’acquisto, così da realizzare il parcheggio di cui aveva parlato in campagna elettorale. In pressing anche il segretario Pd Matteo Manni: «Il 25 ottobre 2019 anche col voto favorevole di Venturelli fu approvata una mozione del centrosinistra che impegnava a destinare l’area a uso pubblico – ricorda – è l’unica in grado di risolvere una volta per tutte i problemi di parcheggio a ridosso del centro, chiediamo quindi all’amministrazione di spiegare come intende agire per prenderne e di trovare una soluzione per metterla al servizio degli interessi dei cittadini e delle cittadine pavullesi».
«Ho già preso contatto direttamente con il responsabile della vendita dell’area ex Esso – spiega Venturelli – avviando quel contatto formale con l’amministrazione che finora non c’era stato. Ho trovato disponibilità al dialogo, quindi credo proprio che si possa avviare una trattativa per valorizzare la strategicità di questo spazio in prossimità del centro: il Comune è fortemente interessato a realizzarvi un progetto di pubblica utilità». Come un parcheggio appunto, da valutare magari se multipiano. «Vanno ricordati però alcuni elementi – prosegue – intanto che le pratiche di bonifica dell’area, in capo ad Arpae, non sono ancora concluse: si stanno monitorando i dati, ed è possibile che serva ancora un certo margine di tempo. In secondo luogo, che in base al Rue qualsiasi permesso di costruzione lì dovrà passare da una convenzione con il Comune. In terza battuta, che in sede di stesura del Pug, il Piano urbanistico generale, prevediamo di destinare l’area per dotazioni di pubblica utilità».
Qualunque acquirente esterno dovrà dunque fare i conti, oltre che con le tasse che gravano su questi 2.680 metri edificabili, con precise regole e prescrizioni per progettare: in sostanza, non si potrà fare dell’ex Esso qualunque cosa. Ovvio del resto, visto che è un’area a ridosso del centro, che da tempo immemorabile è in forte penuria di spazi auto. Ma l’area è strategica anche in funzione dell’autostazione lì a pochi metri: si potrebbe pensare di destinarne una parte alla logistica dei mezzi. È sempre Manni a invitare a prendere in considerazione anche questa idea: «Si può valutare anche un’eventuale estensione del terminale degli autobus – osserva – riuscendo così a risolvere alcuni problemi di viabilità della via Marchiani. Come è stato detto più volte in campagna elettorale dai vari schieramenti, questa è un’occasione che la nostra comunità non può perdere».
L’acquisizione pubblica insomma sarebbe lo sbocco più naturale, ma ovviamente tutto dipende dal prezzo.
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