Caos e agitazione al parcheggio dell’ospedale San Martino. E non è una novità, purtroppo. Ogni giorno, infatti, dalle 7.30 di mattina scatta tra la gente la competizione per accaparrarsi uno stallo.
Un po’ tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto bisogno di fare una visita in ospedale. Qualcuno, per necessità, deve frequentare le strutture sanitarie regolarmente per fare terapie, controlli o interventi di ogni genere.
Ma oggi la prima preoccupazione dei pazienti bellunesi, pare banale, è la ricerca del parcheggio al San Martino, luogo sempre affollatissimo. La causa principale di questo disagio sarebbe l’utilizzo selvaggio dei parcheggi da parte di chi non frequenta l’ospedale, ma approfitta del fatto che gli stalli sono comodi e gratuiti.
«La mattina è sempre un caos, oggi come spesso accade ho dovuto parcheggiare fuori dalle strisce», afferma Enzo Da Cas. «So che non è regolare, ma non riesco a trovare posto. A volte ci sono anche i camper: quelli parcheggiano e non si muovono per giorni. Sono stato costretto più volte a parcheggiare fuori, ma facendo così devi partire sempre almeno un’ora prima. Mi è capitato di perdere delle visite, anche se ero partito con mezz’ora d’anticipo. Ho preso anche delle multe: se si potesse ingrandire il parcheggio sarebbe sicuramente di aiuto».
«Ogni volta bisogna attendere che qualcuno vada via per parcheggiare», afferma Orazio Tormen. «Quelli che fanno il prelievo dopo un po’ se ne vanno, allora aspettando un attimo qualcosa si trova. Ma di prima mattina ci sono macchine un po’ dappertutto. So che qui ci sono degli orari nei quali è veramente difficile trovare posto, bisognerebbe capire quale potrebbe essere un deterrente per quelli che lasciano qui la macchina tutto il giorno. Il discorso è anche questo: in giro i parcheggi sono sempre meno, e allora le persone vengono qui perché lo trovano più comodo. Io questa mattina ho avuto la fortuna che uno stava uscendo».
«Questo è un problema», dice il signor Mario che, come molti altri, per questioni di privacy preferisce non rivelare il cognome. «Io vengo giù da Pieve e porto una persona disabile a fare dei trattamenti. Non trovo mai parcheggio, perché la gente che va a lavorare in centro mette le macchine qui, questo è il problema. Una cosa che dura da tanto tempo e non capisco come mai l’ospedale non intervenga. Non c’è disco orario e nemmeno controllo: ora hanno fatto molti più parcheggi per i disabili, quindi c’è disponibilità, ma dovrebbe essere regolamentato. Per me la soluzione non è fare altri stalli, ma evitare che la gente che va a lavorare parcheggi qui dentro».
«Il numero di parcheggi sembra inadeguato alle esigenze», afferma Asterio, «ci sono sempre macchine parcheggiate in mezzo alla strada, perché non si riesce a trovare posto. Questo capita dalle 8 di mattina: sono venuto più volte a fare prelievi alle 7.50 ed è sempre tutto pieno. Devono trovare una soluzione, renderlo a più piani, ingrandirlo sicuramente».
«Io devo accompagnare mia moglie perché non trova parcheggio», afferma Renato Dal Piva. «Poi resto in macchina ad aspettarla. Veniamo in due anche solo per ritirare un referto. Bisognerebbe che l’ospedale facesse entrare solo chi viene a fare visite: una larga percentuale delle persone che parcheggiano qui, invece, vanno da altre parti e lasciano la macchina nel parcheggio tutto il giorno. Non si vede mai vuoto e la gente non sta 14 ore in ospedale, c’è chi entra 5 minuti e poi esce. Una volta esisteva una portineria e ti chiedevano informazioni mentre adesso non c’è più. Se ci fossero più parcheggi sarebbe sicuramente meglio. Chi parcheggia qui per andare a lavorare a Belluno lo faccia da altre parti e lasci il parcheggio libero a chi va in ospedale».