"L'unità di misura per il tempo facile: giorni, mesi, anni. Ma per misurare i 70 anni di Lattebusche risulta assai più facile e funzionale assaggiare i prodotti che quotidianamente escono dallo stabilimento, parlare con i soci che conferiscono il latte, guardare il successo di un intero territorio che si riconosce nel lavoro di questa cooperativa". Lo dice il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, intervenuto oggi, sabato 7 settembre, a Cesiomaggiore per la celebrazione dei 70 anni di storia di Lattebusche, azienda nata come piccola cooperativa agricola nel 1954 e diventata oggi un colosso nella filiera lattiero-casearia, che nel 2023 ha registrato il miglior fatturato di sempre con un +2,6% sull'anno precedente.
"Quella che celebriamo oggi è davvero una storia di successo, e alcuni numeri lo testimoniano in maniera chiara e lampante: 1,4 milioni di quintali di latte lavorati all'anno, 3.600 quintali di latte al giorno, 313 soci” continua Padrin, “e oltre 300 dipendenti; ma anche la capacità di stare sul mercato puntando sulla qualità della materia prima e dell'ambiente che la produce. Insomma, i 70 anni di Lattebusche raccontano di una piccola cooperativa diventata grande e che oggi leader del settore".
Per Padrin "è una storia di successo che racconta anche un po' del nostro territorio e della nostra gente. E che fa un gran bene anche alla nostra visione complessiva di un territorio di montagna".
Lattebusche ha chiuso il 2023 con un altro record di fatturato, superando la fatidica soglia dei 140 milioni di euro. E oggi festeggia appunto i 70 anni di attività. Che poi vogliono dire anche i 50 anni di direzione generale di Antonio Francesco Bortoli. Noto non solo per i risultati della “sua” cooperativa, la più importante nel campo lattiero caseario a Nordest, ma anche per aver saputo nel tempo resistere alle varie lusinghe della politica e per avere dedicato un’intera vita alla “sua” creatura. Bortoli a suo tempo ha detto: “Il segreto del successo di Lattebusche? “Potrei sintetizzarlo con due parole: qualità e innovazione, anche nelle piccole cose. Innovazione soprattutto nel modo di pensare”.