Piedi per terra, ma è stata una prima… importante. Non poteva che sorridere l’ambiente Dolomiti Bellunesi, dopo essersi tolto la soddisfazione di espugnare pure quest’anno il “Tenni” di Treviso in Coppa Italia.
Anche stavolta ai calci di rigore, al pari di quanto avvenuto nell’agosto 2023. 0-0 nei tempi regolamentari nella caldissima serata trevigiana, poi firme decisive dal dischetto di Brugnolo, Fagan e Olonisakin a rendere innocui gli errori di Visinoni e Parlato. Merito della doppia parata di Carraro su Posocco e Grosu (nonché dell’errore di Buratto). A essere piaciuta tuttavia è stata soprattutto la personalità mostrata nel primo quarto d’ora e in tutta la ripresa, con poche occasioni concesse al forte attacco biancoceleste - la traversa di Aliù e poco altro - e la sensazione netta di aver già in testa cosa fare in campo. Ovvio, non mancano aspetti sui quali migliorare, però la fiducia in vista del debutto in campionato di domenica contro la Luparense non manca.
NESSUN OBBLIGO, MA…
«Siamo contenti, pur dovendo mantenere i piedi ben piantati a terra», evidenzia il presidente Paolo De Cian. «Abbiamo messo in pratica una prestazione importante, contro una squadra che ci teneva a superare il turno. Ci interessavano le risposte di una sfida ufficiale, perché le amichevoli non sono mai semplici da giudicare».
Nessun giudizio è stato emesso, ci mancherebbe. Il Treviso ha una rosa di valore e rispetto alla Dolomiti è apparso ancora indietro nella condizione fisica. Mister Zanini può però contare su soluzioni di assoluto valore, in grado di aiutare a cambiare l’andamento del match anche da subentranti. Domenica sera è stato un lusso inserire Chiesa, Brugnolo, Fagan, Visinoni e Diallo, cinque titolarissimi altrove.
«Abbiamo di certo una bella squadra, poi la sfida sarà tenere un certo ritmo costante. So che molto si dice sulle nostre ambizioni, tuttavia non è stato dato alcun ordine alla squadra di vincere il campionato. Nessuno si tirerebbe indietro se ci trovassimo vicini a questa possibilità, ma è altrettanto ovvio che non riesci a decidere prima un salto di categoria. L’importante è farsi trovare pronti, in una stagione dove prevedo parecchio equilibrio».
ALLO STADIO
Domenica (ore 15) sarà il sintetico di Sedico a ospitare la prima di campionato, contro la Luparense di bomber Gnago e del tecnico Masitto. Quest’ultimo era riuscito a dare un dispiacere alla Dolomiti a maggio nella semifinale playoff quando allenava il Campodarsego, dopo però la doppia affermazione bellunese in campionato. Non si giocherà quasi di sicuro a Feltre, perché il prato dello “Zugni Tauro” non è migliorato dopo le difficoltà palesate nel test contro la Primavera del Vicenza.
«Sono in corso dei trattamenti, però una mano deve darla anche il meteo», evidenzia De Cian. “Così meglio evitare problemi, avendo a disposizione il sintetico di Sedico. L’auspicio è ci siano parecchi tifosi sugli spalti».