Ci sono tutte le premesse perché l’estate si protragga fino a metà ottobre. E vada oltre. Lo fanno intendere, secondo i previsori, le temperature degli ultimi mesi. Anche se non sono state le più bollenti. Robert Luciani Thierry, che ad Arabba ha redatto il bollettino di ieri, spiega che nel fine settimana il caldo diminuirà, ma poi risalirà. Intanto per oggi ha previsto minime di 16 gradi a Belluno, però con un’escursione dermica fino a 31 gradi, quindi 15 di differenza. Di più ancora la risalita ad Agordo, da 14 a 30 gradi, mentre Arabba risulterà la località meno bollente, con minima di 12 gradi e massima di 22. Cortina invece? Minima analoga ad Arabba, massima di 24. La cittadina più fredda, pardon meno calda? Auronzo con 10 gradi, però con un’escursione della colonnina di mercurio di ben 18 gradi, fino a 28. Quasi come Pieve di Cadore: 13-28.
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Bruno Renon, analizzando l’andamento del mese di agosto per l’Arpav di Belluno, conclude che «questo è risultato molto più caldo del normale e generalmente meno piovoso». Le temperature medie nelle valli sono risultate di ben 3°C superiori alla norma, con un’anomalia che è perdurata per quasi tutto agosto e con la fase più calda fra il giorno 10 e il 17.
Se la mettiamo sul piano della statistica, «l’agosto 2024 è risultato il secondo più caldo in assoluto, dietro solo a quello del 2003. Lo zero termico è variato fra un minimo di 3580 metri del giorno 3 e un massimo di 5090 del giorno 11. Lo scarto dalla norma della temperatura media di Belluno da inizio anno è ulteriormente aumentato e ora si assesta sul valore di +1.6°C».
Con il 31 agosto è terminata l’estate meteorologica, che è risultata molto calda, mentre è stata normale per quanto riguarda le precipitazioni. Con i 3°C di anomalia di agosto, i 2°C di luglio e 1°C di giugno, questa stagione si può classificare, mediamente – secondo Renon -, come la seconda più calda dell’ultimo quarantennio, dopo quella, famosa del 2003, anche se da zona a zona la situazione cambia leggermente, tanto che, ad esempio, a Santo Stefano è stato eguagliato il 2003. «Anche andando indietro nel tempo, grazie alla serie storica di 145 anni della città capoluogo di provincia, viene confermata l’eccezionalità dell’estate 2024, la seconda più calda dopo quella del 2003, a pari merito con quella, lontanissima, del 1947».
Lo zero termico a metà settimana raggiungerà i 3900 metri, “solo” 600 metri più in alto della Marmolada, 900 più della Cima Grande di Lavaredo, ma nei giorni successivi si fionderà di nuovo oltre i 4 mila metri. «Stanno arrivando correnti meridionali di aria relativamente calda, ma anche un po’ più umida. Pertanto tra il riscaldamento diurno in grado d’innescare la convezione e la connessa attività cumuliforme delle ore più calde e la curvatura ciclonica presente sulle Alpi non si potrà scartare del tutto», avverte Luciani, «l’insidia di qualche temporale o rovescio pomeridiano, molto limitata nel tempo e nello spazio». Una prima instabilità potrebbe verificarsi tra domani e giovedì. «A oggi sembra che i maggiori effetti si verifichino giovedì pomeriggio/sera e venerdì mattina», anticipa Luciani.
Renon, dal canto suo, ha misurato anche le precipitazioni. Ebbene, quelle di agosto sono state inferiori alla norma sulle Prealpi e sulle Dolomiti meridionali, con scarti negativi fra il 35% e il 65%, mentre sulle zone più settentrionali, dove i temporali sono stati più frequenti o intensi, lo scarto negativo è stato contenuto (-20% ad Arabba) o nullo, come a Domegge e a Santo Stefano. La frequenza delle precipitazioni è stata leggermente inferiore alla norma, con 7-12 giorni piovosi (7 a Sant’Antonio Tortal, 12 a Santo Stefano) a fronte di una media di 10-13. Il bilancio pluviometrico da inizio anno mostra ancora esuberi notevoli, pur leggermente e irregolarmente ridimensionati, delineando però una situazione piuttosto variegata. Con queste premesse, dunque, l’estate potrebbe continuare ben oltre il limite convenzionale del 21 settembre. L’anno scorso è arrivato al 14 ottobre. Probabilmente tanti vacanzieri lo sanno già, considerato che negli alberghi continuano le prenotazioni per settembre e ottobre, come testimonia il presidente della categoria Walter De Cassan.