Sembrava che l’apertura della nuova area parcheggio di Acquabona, annunciata mercoledì dall’amministrazione, avrebbe risolto in parte la problematica dei parcheggi.
Ed invece potrebbe aver buttato ulteriore benzina sul fuoco. Sembrerebbe, infatti, che il primo agosto la convenzione gratuita per la concessione del terreno da parte delle Regole al Comune non fosse ancora stata firmata.
Sarebbe stato questo il motivo della non apertura annunciata per la giornata del primo agosto, oltre ai lavori di allestimento per rendere accessibile il piazzale, ovvero l’asfaltatura dell’imbocco e il posizonamento della cartellonistica.
A lavoro concluso, secondo una nota del Comune, il piazzale dovrebbe ospitare circa 500 parcheggi.
Il parcheggio grande aprirà comunque il 2 agosto e sorgerà sotto l’invaso dell’Anas, al centro del rettilineo dell’Alemagna al quale, forse, dovrebbe aggiungersi il piazzale più a nord che si trova sotto l’invaso delle Regole.
L’argomento parcheggi sembra diventato quasi un’ossessione da parte di chi, ogni giorno, si mette in macchina con l’obiettivo di conquistare un posto auto. Pare quasi un racconto d’avventura, ma è esattamente quello che sta accadendo a Cortina da mesi, con residenti, pendolari e turisti che non parlano d’altro. Ma cosa vivono ogni giorno le persone per accaparrarsi uno stallo?
«Stiamo vivendo un incubo», afferma una pendolare residente a San Vito. «La situazione è grave, in paese non si fa altro che parlare di questo problema. È terrificante, soprattutto per chi non ha orari fissi. Io lavoro in un bar, se inizio alle 15 non posso partire alle 14.30 come le persone normali, ma devo partire molto prima, perché so che sarà difficile trovare un posto».
«Ho fatto anche l’abbonamento», continua, «quindi ho più possibilità di trovare uno stallo, ma non è scontato. Ad esempio, durante le manifestazioni organizzate in paese, sono obbligata a chiedere ad una mia amica di poter parcheggiare a casa sua, perché quei pochi parcheggi che ci sono vengono occupati. Io mi trovo in difficoltà pur conoscendo Cortina, non voglio immaginare cosa passano i turisti. Se mi metto nei panni di chi viene qui, resterei senza parole».
«In alta stagione», dice, «sappiamo tutti che non troveremo parcheggio o meglio: lo trovi se accetti di restare in macchina in attesa che uno lasci il posto libero, oppure devi partire molto presto la mattina e aspettare per ore l’inizio del tuo turno di lavoro. Questo è veramente stancante. Questa problematica rischia di portare molte disdette delle prenotazioni: non per il tempo, ma per questa situazione di disagio. Perché uno dovrebbe venire a Cortina, spendere tanti soldi e avere lo stress del viaggio infinito per poi arrivare in centro e non trovare parcheggio? Preferiscono rinunciare o andare da un’altra parte».
«In stagione capita di vedere e di fare parcheggi assassini», conclude, «ad un certo punto uno è disperato e pur di arrivare in orario al lavoro si prende dei rischi anche perché lo fanno tutti in certe situazioni. Io non prenderò in considerazione i parcheggi di Acquabona, vivo qui da sempre e so bene che quella è una zona a rischio frana».
Tra i pendolari, molti avrebbero iniziato ad utilizzare gli autobus per evitare di cadere nello status di “ansia da parcheggio”, ma con un paio di controindicazioni non da poco: «Io ho provato a risolvere facendo l’abbonamento dell’autobus», afferma un residente di Venas che ogni giorno viene a Cortina per lavoro. «Anche se hanno aumentato le corse, il problema dei collegamenti in autobus è il ritardo, soprattutto in stagione. Non solo, negli orari di punta, chi sale lungo il percorso trova la corriera già piena e quindi resta a terra. Di conseguenza rischia di arrivare tardi al lavoro, perciò scarta questa possibilità».
«Io stesso molte volte», continua, «non riesco a prenderla perché non combacia con gli orari. Sarebbe una buona soluzione aumentare le corse negli orari di punta, ad oggi ne parte solo uno all’ora. Se non prendo la corriera, vengo in macchina facendo car sharing e mi accordo con parenti per lasciare da loro la macchina. Ad agosto sarà pesante».
Una donna residente a Cortina sostiene che il disagio è alto anche per gli abitanti della Conca ampezzana: «Io parto prestissimo la mattina, parcheggio la macchina e vado a lavorare», afferma la residente. «Poi in pausa pranzo mi faccio venire a prendere da mio marito, perché altrimenti perderei il posto. Lui è in pensione, quindi sono fortunata, ma per gli altri non è così semplice».
Anche una turista milanese che possiede una casa a Cortina dice la sua: «Bene la partenza dei lavori dei parcheggi interrati», dice la manager milanese. «Non è possibile vedere parcheggi selvaggi in piena stagione, è un pugno nell’occhio ed è un problema che doveva essere risolto prima».